Chiude la Metro A, tutto quello che c’è da sapere sui lavori di agosto

Quali sono le ragioni dei lavori? In che modalità verrà interrotto il servizio? Ecco la risposta a tutte le domande possibili

Come raccontato da Radiocolonna, ad agosto la Metro A chiude per lavori di manutenzione straordinaria. Una chiusura dai contorni ancora incerti che ha provocato lo stupore e l’indignazione di un’utenza ormai abituata a ricevere brutte notizie a cadenza settimanale.

Perché ci saranno questi lavori? Che tipo di disagi comporteranno? Avremo un servizio migliore da settembre 2019?

A cercare di rispondere a questi interrogativi ci hanno pensato i blogger di Odissea Quotidiana, punto di riferimento per segnalazioni e riflessioni sul trasporto pubblico capitolino.

 

È già la terza volta che la linea A chiude nel giro di pochi anni, perché?

Negli ultimi anni sono stati aperti e chiusi a più riprese più cantieri di lavoro per svariate ragioni. Ad agosto 2011 la metro chiuse tra Termini ed Anagnina (poi Arco di Travertino) per consentire la posa dei ponti Essen: le strutture di sostegno dei binari furono installate all’altezza di San Giovanni per assicurare la stabilità durante lo scavo delle gallerie della linea C.

Nell’agosto dell’anno successivo fu la volta della tratta Ottaviano-Termini per l’esecuzione dell’AMLA(un programma di ammodernamento integrato realizzato solo in parte) tra Flaminio e Lepanto.

Nel 2015 fu la volta dei primi lavori di sostituzione dei binari, limitatamente a pochi chilometri tra San Giovanni e Flaminio in vista del Giubileo.

Infine del 2017, l’ultima chiusura annunciata solo pochi giorni prima fu causata dalla rimozione delle strutture provvisorie Essen.

Complessivamente quindi negli ultimi 10 anni si è intervenuti solo una volta direttamente sull’infrastruttura.

I lavori che verranno eseguiti riguarderanno la sostituzione totale delle tre componenti base dell’infrastruttura: pietrisco ballast, binari, rete elettrica.

Questi lavori non potevano essere fatti di notte o riducendo l’orario di servizio?

Poiché si interverrà materialmente sulle componenti fondamentali della via di corsa, ci saranno intere giornate in cui la linea sarà materialmente interrotta.

Per citare un esempio, la sostituzione del ballast richiede la movimentazione di diverse tonnellate di materiale che può essere caricato sui camion solo al deposito Osteria del Curato.

È plausibile quindi che lo spostamento di tonnellate di pietre per chilometri di metropolitana non possa avvenire in una sola notte.

La linea chiuderà a tratti o completamente?

Non sono ancora note le modalità di chiusura della linea. La configurazione dei binari consente tuttavia di suddividere la metropolitana in 5 tratte: Anagnina-Arco di Travertino, Arco di Travertino-San Giovanni, San Giovanni-Termini, Termini-Ottaviano, Ottaviano-Battistini, a meno di interventi specifici sugli scambi.

È possibile quindi che la chiusura possa essere a tratte per evitare di attivare servizi di bus sostitutivi troppo impegnativi.

Con l’attivazione delle navette sostitutive ci saranno disagi?

È evidente che gli autobus saranno meno prestanti della ferrovia sotterranea. C’è inoltre da considerare che la richiesta di navette e le ferie degli autisti porterà inevitabilmente a riduzioni di servizio sulla rete autobus ordinaria.

C’è inoltre da considerare che gli autobus in uso, solitamente fermi ad agosto per consentire la manutenzione, potrebbero guastarsi progressivamente a lungo andare, determinando un ulteriore calo della produzione nell’inverno del 2019.

Un eventuale ritardo dei 227 autobus Consip potrebbe essere in tal senso determinante.

Alla fine almeno il servizio migliorerà?

Gli interventi su ballast, binari e filo di contatto saranno eseguiti sulla sola linea Ottaviano-Battistini, ormai attiva da 40 anni: si tratta dunque innanzitutto di lavori necessari per la prosecuzione sicura dell’esercizio.

È evidente che, unitamente alla revisione generale dei treni che verrà attuata parallelamente, complessivamente si avrà una riduzione del numero di guasti ed interruzioni del servizio, concludono i blogger.

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