Covid, ecco perché riaprire la ZTL a Roma sarebbe un errore

Le riflessioni di MetroXRoma: verrebbe penalizzata la mobilità cittadina ma anche il distanziamento sociale

In tempi di covid è giusto riaprire la ztl a Roma?

È questo uno degli interrogativi e gli argomenti su cui politica, categorie e cittadini si stanno interrogando in questo periodo. La misura, secondo i suoi sostenitori, aiuterebbe gli esercizi commerciali e favorirebbe il distanziamento sociale: più gente sui propri mezzi significherebbe meno persone sui bus.

Secondo i contrari, le cose non starebbero davvero così. Tra le posizioni più interessanti e argomentate c’è quella di MetroXRoma, che ‘smonta’ la proposta pezzo per pezzo, evidenziando i problemi che causerebbe alla città nel suo complesso.

“Come si può evincere dal nome, la “Zona a Traffico Limitato” ha un obiettivo ovvio: limitare il traffico, in particolare il traffico delle automobili. La limitazione del traffico veicolare ha un effetto diretto sul trasporto pubblico locale di superficie, perché meno traffico significa una maggiore velocità commerciale per gli autobus – spiega il comitato – con autobus più veloci si riesce a percorrere molti più chilometri e in meno tempo, con il risultato diretto di avere non solo un tempo di spostamento più breve per l’utente, ma anche una capacità di trasporto superiore, perché con lo stesso numero di autobus si riescono ad avere frequenze migliori”.

E più autobus significherebbe anche meno calca e più sicurezza per i passeggeri.

Sulla questione commerciale, MetroXRoma propone di sfruttare l’emergenza covid per ripensare i modelli di business legati agli esercizi commerciali.

“Per decenni, il Centro Storico di Roma si è adeguato ad un modello di business basato sul turismo, che anche in tempo di crisi economica si è dimostrato un investimento sicuro, seguendo logiche commerciali del tutto rivolte ad un target di consumatori che nulla hanno a che fare con i cittadini di Roma – conclude – e la sfida del coronavirus costringe a ripensare, quanto meno per alcuni anni, questo modello di business. In questo scenario, l’apertura della ZTL è solo una scusa per non accettare che un mercato che è stato redditizio per anni oggi non lo è più. Solo rimettendosi in gioco le imprese che operano in centro possono pensare di sopravvivere. Occorre individuare il nuovo target, capire cosa desiderano i romani, capire che tipo di prodotti vendere e come riorganizzare la propria attività. Occorre fare impresa davvero, cosa certamente non semplice. Ma sicuramente non si può rimanere fermi ad attendere, sperando di trovare parcheggio”.

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