“E non lasciano l’erba”: scritta polemica sulla ciclabile del Tevere

Una frase della celebre canzone di Celentano per protestare contro l'uso dell'asfalto nell'intervento di riqualificazione del Campidoglio 

La scritta sul Tevere

“E non lasciano l’erba”: è la scritta di colore giallo apparsa questa mattina sull’asfalto della pista ciclabile del Lungotevere di Roma, che richiama una strofa della canzone di Adriano Celentano “Il ragazzo della via Gluck”, in segno di protesta contro il Comune di Roma per l’uso dell’asfalto nell’intervento di riqualificazione della ciclabile Tevere.

“Adesso pure le citazioni a Celentano. Gli oppositori di Virginia Raggi sono arrivati alla frutta: convinti che il più grande male di Roma sia la ciclabile Tevere (una ciclabile che esiste dai tempi di Veltroni.) hanno preso una bomboletta e scritto una strofa del ‘Ragazzo della via Gluck’ sul tracciato che stiamo rinnovando”. Lo scrive su Facebook il presidente della commissione capitolina Ambiente Daniele Diaco (M5s).

“L’hanno fatto nottetempo, si presume violando il coprifuoco, per una ragione del genere – aggiunge Diaco -. E l’erba di cui scrivono nemmeno c’era, perché la ciclabile è lì da anni. Ringraziamo il reparto tutela fluviale della Polizia locale, guidato dal comandante Napoli, che ha già avviato le indagini sugli autori di questa pagliacciata. Li troveranno presto. Quello che non verrà mai rintracciato, ne siamo certi, è il senso del ridicolo di questa gente”.

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