In molti Paesi, se un pedone si avvicina alle strisce pedonali, l’automobilista si ferma. In Italia, invece, quasi quasi accelera. Attraversare una strada, oramai, è diventata una disciplina olimpica. Ci vogliono coraggio, determinazione, grandi riflessi e un discreto dinamismo per raggiungere, sani e salvi, l’altro lato della strada. Oltretutto, le auto, quando non sfrecciano sulle nostre strade (scambiate per delle piste automobilistiche), vengono parcheggiate in ogni dove.
Sul marciapiedi, in curva, in quattordicesima fila e sulle strisce pedonali. In questi casi, in segno di disapprovazione, i pedoni alzano i tergicristalli dell’autovettura. Un gesto semplice ma poco utile. Quasi sempre l’automobilista torna nella sua automobile, abbassa stizzito i tergicristalli ed è pronto a nuovi avventurosi parcheggi. E così, capita che qualcuno perda la pazienza.
Un pedone ha preso un pennarello e ha lasciato un bel ricordino che immaginiamo non verrà dimenticato facilmente. Potremmo definirlo un moderno Robin Hood o un Jean-Michel Basquiat de’ noantri ma, quel che è certo è che ogni giorno molti pedoni vengono investiti per colpa degli automobilisti indisciplinati. Indubbiamente è un gesto da condannare e da non replicarsi per nessun motivo ma, di sicuro, sarà stato incisivo. Della serie: colpirne uno per educarne cento!