C’est La Vie vi porta nei retroscena dell’organizzazione di un matrimonio perfetto, il film francese dell’anno è finalmente in sala distribuito da Videa.
C’est La Vie è una commedia francese che vi farà sbellicare dalle risate: la trama racconta dell’organizzazione che si nasconde dietro un matrimonio. Max e il suo team sono il miglior catering su piazza e faranno di tutto per rendere indimenticabile la festa di nozze di Pierre ed Héléna. Fra canzoni, portate di menù “avvelenate”, camerieri che s’improvvisano ospiti perché assunti a nero, sposi insopportabili e logorroici, impiegati che hanno qualche problema con la lingua francese ed esperti di grammatica sempre pronti a correggerli: C’est La Vie è uno dei più divertenti fra i film in sala nel 2018.
Il successo del film francese è dovuto anche alla sua scrittura, dietro il film c’è la premiata ditta Éric Tolédano e Olivier Nakache, gli autori di Quasi amici, il film amatissimo da pubblico e critica. C’est La Vie ha avuto moltissimo successo in Francia ed è stato nominato a 10 César, gli Oscar del cinema francese: miglior film, miglior regia, miglior attore Jean-Pierre Bacri, attore non protagonista per Gilles Lellouche e Vincent Macaigne, montaggio, sonoro e attore e attrice rivelazione per Benjamin Lavernhe ed Eye Haïdara.
C’est La Vie era stato presentato nel corso dell’ultima Festa del Cinema ed è nato per risollevare il morale ai due registi e sceneggiatori francesi: “Questo film è stato innanzitutto concepito nel 2015 quando Olivier e io ci sentivamo un po’ tristi; sentivamo la necessità di lavorare su qualcosa di più festoso. L’idea era quella di ridere, di divertirsi, descrivendo i difetti della società in cui viviamo. E quel desiderio è nato contemporaneamente all’idea di proporre il ruolo principale a Jean-Pierre Bacri”, ha spiegato Tolédano.
Bacri interpreta Max, il capo del catering al centro del film che pensa di andare in pensione e vuole che l’ultimo matrimonio sia perfetto, ma il suo desiderio deve scontrarsi con la sua équipe disastrosa, ma sempre fedele.
C’è James (Lellouche) il classico cantante dei matrimoni con i suoi classici e il suo “sa-sa-prova”, bacchettato dalla maître Adèle (Haïdara) e “insultato” dall’altezzoso sposo (Lavernhe). La sposina è molto più docile ed è un’ex fiamma di uno dei camerieri in forza a Max, Julien (Macaigne), esperto di grammatica e di lingua francese pronto a correggere tutti al primo errore. Fa parte della squadra anche il fotografo, che nessuno più vuole in tutta Parigi, Guy (Jean-Paul Rouve), pronto a lanciarsi sul buffet e che odia i selfie. A completare questa “gabbia di matti”: l’aspirante mago Seb (William Leghbil, recentemente visto in Due sotto il burqa), il poliziotto Fabbriche (Kevin Azaïs), il terribile Samy (Alban Ivanov) e invitati tutti sui generis.
C’est La Vie vi farà sorridere eppure è stato scritto in un momento molto drammatico della storia francese: “Molti film ci raccontano quanto sia duro, violento e spaventoso il nostro mondo. Questo film è stato scritto durante il caotico 2015 ed esprime in modo chiaro la domanda: come possiamo preservare, nonostante tutto, il nostro senso di divertimento?”, ha spiegato Olivier Nakache. Non è un caso che il titolo originale del film sia Le Sens de la Fête, il senso della festa.
A Roma, il collega Éric Tolédano aveva citato Georges Wolinski, uno dei fumettisti uccisi durante l’attacco alla redazione di Charlie Hebdo: “Ridere è il cammino più corto da un uomo all’altro. È bello condividere le emozioni, anche le risate con gli altri”.
E guardando C’est La Vie… sarà un doppio piacere. Non perdetevelo!