Jurassic World – Il regno distrutto, foto e recensione del film

Jurassic World – Il regno distrutto è il quinto film della saga di Jurassic Park e il secondo della “costola” dedicata a Jurassic World. Il parco tematico è andato completamente distrutto, i dinosauri sono scappati e Isla Nublar è stata abbandonata: Owen e Claire tentano di salvare le ultime specie dall’estinzione. frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; […]

Maisie attaccata da un dinosauro, Jurassic World - Il regno è distrutto è al cinema

Jurassic World – Il regno distrutto è il quinto film della saga di Jurassic Park e il secondo della “costola” dedicata a Jurassic World. Il parco tematico è andato completamente distrutto, i dinosauri sono scappati e Isla Nublar è stata abbandonata: Owen e Claire tentano di salvare le ultime specie dall’estinzione.

Grazie a Benjamin Lockwood, i dinosauri possono avere una nuova opportunità di sopravvivere: essere clonati. Quando Owen (Chris Pratt) e Claire (Bryce Dallas Howard) sono su Isla Nublar, insieme a Zia e Franklin, scoprono che il collaboratore di Lockwood, Eli Mills, ha deciso di destinare i dinosauri al mercato dei trafficanti di animali.

A dirigere il quinto capitolo della saga di Jurassic Park arriva Juan Antonio Bayona, il regista di El Orfanato e The Impossible, e il suo arrivo si nota. Jurassic World – Il regno distrutto è un film, che per il genere per cui rappresenta, è ben riuscito e si notano alcune delle caratteristiche del suo cinema: case “stregate” (la stessa residenza dei Lockwood ricorda quella de L’Orfanato), si parla di infanzia e di famiglia. Non è un caso, il fotografo del blockbuster è lo stesso di due dei suoi film Oscar Faura.

Si riconosce anche una vecchia e amata conoscenza del suo cinema e del cinema iberico, è Geraldine Chaplin nel ruolo della governante di casa Lockwood. Il lavoro di Bayona è talmente ben fatto che riprende (anche se solo in parte) la magia del Jurassic Park di Stephen Spielberg, un film che ha segnato il regista come il resto di un’intera generazione:

“Come molte persone della mia generazione, ho avvertito un senso di meraviglia quando ho visto Jurassic Park. C’è qualcosa di assolutamente coinvolgente quando si tratta di creature che abitavano il nostro pianeta milioni di anni fa, e l’idea di salvarle dalla minaccia dell’estinzione è affascinante. È uno spunto divertente quanto geniale per una saga. La prima volta che ho visto il Brachiosauro sullo schermo, ho capito che tutto era possibile”.

A contattarlo per dirigerlo, è stato lo stesso Spielberg:

“È stato Steven Spielberg ad offrirmi questa possibilità, e mi reputo fortunato ad aver lavorato con lui. Lo ammiro profondamente. In aggiunta, dopo aver girato The Impossible, The Orphanage e Sette minuti dopo la mezzanotte, l’opportunità di realizzare un film d’avventura mi è sembrata molto divertente; il tempismo è stato perfetto”.

Spielberg ha amato il modo di dirigere di Bayona e ha ammesso lui stesso che ha riportato il film di Jurassic Parc al suo vecchio splendore. Fra i protagonisti restano ancora i disonauri, forse meno spaventosi di 20 anni fa, ma sempre presenti, pronti a trasformarsi in un incubo per la piccola protagonista, ma secondi in cattiveria di fronte alla peggiore delle bestie: l’uomo. 

Jurassic World – Il regno distrutto vi attende al cinema, distribuito da Universal Pictures. 

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