Precipita un Boeing per Nairobi: tutti morti

Otto italiani morti, tra cui tre romani: Pilar Buzzetti, Virginia Chimenti e Paolo Dieci. Tutti impegnati nel settore della cooperazione internazionale. Il cordoglio della sindaca di Roma Virginia Raggi

aereo caduto

Precipitato un Boeing 737 della Ethiopian Airlines con 157 persone a bordo, dopo soli sei minuti dal suo decollo da Addis Abeba verso il Kenia. Destinazione finale Nairobi.

Al momento le dichiarazioni sono concordi: nessun sopravvissuto. Tra i passeggeri ci sarebbero otto italiani morti. Non ci sono ancora certezze nè sull’identità nè sulla nazionalità complete dei passeggeri e membri dell’equipaggio. Ben 33 nazioni hanno comunque subito un lutto perchè le persone decedute appartenevano a  33 paesi diversi. E questo ci fa pensare ai molti e svariati motivi che inducono un individuo ad intraprendere un viaggio: lavoro, affetti, studio e vacanza.

Ci sono anche due giovani romane e il presidente di una Ong, sempre originario di Roma, fra le vittime del Boeing precipitato in Etiopia. Pilar Buzzetti, 31 anni, lavorava (da più di tre anni) al World Food Programme dell’Onu ed era stata consulente anche per l’associazione di studio, ricerca e internazionalizzazione in Eurasia e Africa, si trovava sull’aereo della Ethiopian Arlines per recarsi a Nairobi dove avrebbe partecipato alla conferenza sul clima organizzato dalle Nazioni Unite. Ex studentessa dell’Università Roma Tre, Pilar, aveva conseguito la laurea specialistica alla Luiss in Relazioni internazionali, Scienze politiche e Governo, non era sposata e non aveva figli. Vittima del disastro aereo anche Virginia Chimenti, 26 anni, funzionaria consulente Budget Officer del Wfp dell’Onu, ex studentessa dell’università «Bocconi» e prima del liceo scientifico «Amedeo Avogadro», noto istituto del quartiere romano Coppedè.

Tra le vittime del disastro aereo c’è anche Paolo Dieci, presidente della ong Cisp e rete LinK 2007, un’associazione di coordinamento consortile che raggruppa importanti Organizzazioni non governative italiane: Cesvi, Cisp, Coopi, Cosv, Gvc, Icu, Intersos, Lvia, Medici con l’Africa Cuamm, Ccm, Elis, World Friendss, Ciai e Amref. A darne notizia, fonti del Terzo settore. Dieci viveva a Roma nel quartiere Prati. «Esprimiamo tutto il nostro cordoglio per la tragica scomparsa di Paolo Dieci. Punto di riferimento e una tra le figure più autorevoli nel mondo del Ong».

Il Kenia è una delle mete “lontane” più frequentate. Anche dagli Italiani. Le offerte di viaggio sono quasi sempre allettanti e i programmi talmente diversificati che non si può non trovare quella che fa proprio per te. Il mare, la barriera corallina, le spiagge lunghe kilometri che aspettano solo le tue passeggiate, l’ospitalità e la semplicità dei kenioti, la natura ovunque sorprendente, le foreste e i deserti, i baobab, la pesca d’altura e mai ultimi i mitici safari nei grandi parchi con gli animali in totale libertà.

Ma qualunque sia stato il motivo della “trasferta” quello che ci fa piangere sono tutte le aspettative e forse i sogni che sono morti con tutte quelle povere persone.

 

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