Alla Fiera di Roma 25 mila ragazzi del giubileo dei giovani

Sono arrivati da tutto il mondo e con loro ci sono 250 volontari

I ragazzi del Giubileo dei giovani in attesa di lasciare la Fiera di Roma
I ragazzi del Giubileo dei giovani in attesa di lasciare la Fiera di Roma

Alla Fiera di Roma c’è in sostanza un altro quartiere di Roma. E’ infatti là che sono ospitati 25 mila ragazze e ragazzi del Giubileo dei giovani. In primo luogo francesi e portoghesi, ma anche polacchi, argentini, mozambicani, slovacchi. Insomma, almeno una ventina di nazionalità. Gli italiani, per ora, non ci sono ma è possibile che circa un migliaio arrivi venerdì. All’interno della Fiera è stato dedicato anche uno spazio per un  gruppo di suore portoghesi.

Per Roma i giovani grazie a navette e treni

Parliamo di un piccolo quartiere perché qua i giovani non solo dormono nei nove padiglioni sui loro sacchi a pelo. Ma qui mangiano, si lavano, possono avere assistenza medica. Poi la mattina, già dalle 7, escono per raggiungere vari luoghi della città, in primo luogo San Pietro e via della Conciliazione, ma poi anche le altre chiese giubilari come alcune parrocchie dove si svolgono vari eventi. Per muoversi utilizzano le navette messe a disposizione dalla Regione Lazio o dal Comune, il treno, o i pullman che li hanno portati a Roma.

250 volontari alla Fiera di Roma

Ad assistere queste ragazze e questi ragazzi sono 250 volontari arrivati da tutta Italia. “Anche per me è un’occasione di crescita, di scambio culturale e di fede. Mi sembra che tutto stia andando bene. Qualche piccola difficoltà, visto che ci sono più di 22 mila persone, c’è ma è tutto risolvibile”, ci dice Sofia.

 

Feste per tutta la città

In serata, in 5 mila festeggiano assieme ai salesiani davanti alla basilica di San Giovanni Bosco al Tuscolano. Ma feste del genere si stanno ripetendo in varie parti della città. Ad esempio, i giovani dell’Azione Cattolica hanno allestito mostre e talk nello spazio di fronte la chiesa di Santa Maria in Vallicella.

Alla Fiera potenziati bagni e docce

Per Fabio Ciciliano, direttore della Protezione Civile, “un conto è lavorare con un affollamento numerico ridotto, un altro è avere 22.000 persone. Per questo motivo, in questo periodo molto particolare e caldo, sono stati potenziati anche i servizi igienici e le docce”.

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