Immobiliare: rapporto Abitare Co, nel Lazio +7,4 per cento compravendite in 6 mesi 2025

Roma si conferma il capoluogo con il più alto numero di compravendite nei primi sei mesi dell'anno

Nel primo semestre del 2025 il mercato immobiliare residenziale del Lazio ha registrato un aumento delle compravendite del +7,4 per cento rispetto allo stesso periodo del 2024: il dato posiziona la regione al secondo posto in Italia. Nel rapporto tra compravendite e popolazione maggiorenne residente, invece, il Lazio scende al settimo posto con 75 transazioni ogni 10mila abitanti maggiorenni. È quanto emerge dall’analisi della società di intermediazione immobiliare Abitare Co.

Roma si conferma il capoluogo con il più alto numero di compravendite nei primi sei mesi dell’anno: sono 18.368 pari a 78 ogni 10mila residenti maggiorenni e registrano un +7 per cento sullo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia è Frosinone il capoluogo in cui si rileva la maggior crescita percentuale (+35,6 per cento) con 214 compravendite pari a 58 ogni 10 mila residenti maggiorenni. Seguono: Rieti con 271 transazioni pari a 69 ogni 10 mila residenti maggiorenni (+13,8 per cento); Viterbo con 494 compravendite pari a 87 ogni 10 mila residenti maggiorenni (+9,9 per cento); Latina con 685 compravendite pari a 63 ogni 10 mila residenti maggiorenni (+6,7 per cento).

Su base nazionale il Lazio con 36.292 compravendite e una crescita del 7,4 per cento nel periodo di analisi è secondo soltanto alla Lombardia, che però stacca con il doppio delle transazioni (78.848) e una crescita del 9,6 per cento. Subito dietro il Lazio insegue il Piemonte: 34.216 compravendite e un aumento del 12,9 per cento. Nel complesso in Italia nei primi sei mesi del 2025 si rilevano 372.971 transazioni immobiliari, con una crescita media del 9,3 per cento. In termini di numeri assoluti le grandi città metropolitane guidano la classifica, con Roma (18.368 per una crescita del 7 per cento), Milano (11.996 pari a una crescita del 6,8 per cento) e Torino (7.909 per una crescita del 11,7 per cento). Rispetto agli abitanti maggiorenni i centri urbani medio-piccoli mostrano invece un mercato più attivo. Nei primi sei mesi dell’anno al primo posto c’è Biella, con 121 compravendite ogni 10.000 residenti maggiorenni, seguita da Ravenna (110) e Torino (107).

Per capire quanto si muove davvero il mercato immobiliare “non è sufficiente analizzare il numero delle case vendute, ma è necessario osservare il dato in rapporto a chi, potenzialmente, potrebbe comprarle – ha dichiarato Giuseppe Crupi, ceo di Abitare Co -. Mettendo a confronto il numero di compravendite con la popolazione maggiorenne di ciascun Comune, si ottiene un indicatore che misura la vivacità del mercato locale. Spesso i centri medio-piccoli sono più dinamici rispetto alle grandi città grazie alla maggiore accessibilità dei prezzi e a un’offerta abitativa più ampia in rapporto alla domanda. Nel complesso – conclude Crupi – il quadro evidenzia un’Italia immobiliare a due velocità: da un lato i grandi centri, dove il mercato resta solido ma meno dinamico in termini relativi; dall’altro, una rete di città medio-piccole che, grazie a prezzi più competitivi e qualità della vita più elevata, stanno intercettando una quota crescente della domanda abitativa e di investimento”.

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