Il trend della produzione dei rifiuti urbani e della percentuale di raccolta differenziata presenta nel Lazio un miglioramento graduale e piuttosto costante nel periodo 2019-2024: queste le prime conclusioni fornite dal Rapporto “Produzione, raccolta differenziata e gestione dei rifiuti urbani nel Lazio – Risultati 2024” elaborato dall’Arpa Lazio (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Lazio) che ha raccolto e analizzato i dati ufficiali di tutti i Comuni della regione per mettere a disposizione di decisori politici, tecnici e cittadini interessati alla materia un ampio set di informazioni relative a un settore di grande rilevanza per l’economia circolare e la sostenibilità ambientale. Per quanto riguarda la raccolta differenziata pesa, come nel 2023, il dato relativo a Roma Capitale, dove si riscontra il valore più basso tra i Comuni capoluogo (48 per cento). Tale risultato, sebbene in crescita rispetto al 2023, quando Roma era al 46,6 per cento, continua a influenzare negativamente il dato della raccolta differenziata complessiva regionale portandolo dal 66,7 per cento (senza il contributo di Roma Capitale) al 56,2 per cento (con il contributo di Roma Capitale). “Il dato regionale conferma un miglioramento nella gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata grazie agli investimenti avviati dalla Regione Lazio in questi anni con oltre 60 milioni di euro stanziati per migliorare la gestione dei rifiuti nella nostra Regione. Mi riferisco, ad esempio, al recente bando di Lazio Innova, che ha assegnato oltre 18 milioni di euro a 76 Comuni che avevano presentato progetti finalizzati al potenziamento della raccolta differenziata. L’obiettivo della giunta regionale è quello di colmare il divario e accelerare la transizione verso un’economia circolare, attraverso l’implementazione dell’intera filiera della gestione dei rifiuti”, dichiara l’assessore al Ciclo Rifiuti della Regione Lazio, Fabrizio Ghera. I dati, che per la prima volta rappresentano il 100 per cento della popolazione regionale (378 comuni su 378), mostrano come su scala regionale si rilevi una diminuzione nel lungo periodo della produzione di rifiuti urbani (Ru), passati da 2.967.932 tonnellate nel 2019 a 2.913.132 tonnellate nel 2024, con una parallela flessione della produzione pro-capite (da 515,5 a 510,2 kg per abitante l’anno). Cresce, nello stesso periodo, la percentuale di raccolta differenziata, passata in percentuale dal 51 per cento al 56,2 per cento nel corso del sessennio. Tale miglioramento, tuttavia, non consente ancora il raggiungimento dell’obiettivo fissato al 65 per cento dal d.lgs. n.152/2006. Incidono sul risultato regionale della raccolta differenziata i valori dei comuni capoluogo, tutti inferiori all’obiettivo sopra indicato, ad eccezione del virtuoso comune di Frosinone con il 69,5 per cento. “Il peso di Roma Capitale è evidentemente determinante rispetto al risultato regionale – osserva Tommaso Aureli, direttore generale Arpa – Pur con il miglioramento conseguito del 2024, esso costituisce ancora il principale elemento di trascinamento verso il basso. In ogni caso, nel complesso, in tutto il Lazio prosegue un miglioramento costante della raccolta differenziata, che disegna, pur con gradualità, un positivo percorso di avvicinamento all’obiettivo previsto dalla normativa”. Quest’anno, inoltre, il Rapporto è stato arricchito con una sezione dedicata alla gestione dei rifiuti urbani che – a partire dai flussi informativi disponibili mediante l’applicativo web O.R.So. – offre una panoramica del sistema impiantistico regionale e presenta i dati relativi alle principali modalità di trattamento dei rifiuti urbani volte al recupero di materia e/o energia e allo smaltimento. Il Rapporto è il frutto di una collaborazione istituzionale tra Regione Lazio, Arpa Lazio, Comuni e Province, basata sull’utilizzo sistemico, a partire dal 2019, dell’applicativo web O.R.So. (Osservatorio Rifiuti Sovraregionale), che uniforma i flussi informativi sulla produzione dei rifiuti urbani e sulla raccolta differenziata trasmessi ogni anno dai Comuni alla Regione, insieme con le comunicazioni obbligatorie annuali del Modello Unico di Dichiarazione ambientale (Mud). “Sul valore regionale continua a pesare in modo significativo il dato di Roma Capitale, che rimane il principale elemento di trascinamento verso il basso, pur registrando a sua volta un lieve miglioramento rispetto all’anno precedente”, osserva Tommaso Aureli, direttore generale Arpa Lazio, “Nel complesso, però, osserviamo un costante, graduale incremento della raccolta differenziata in tutto il Lazio, un progresso che, sebbene ancora lento, segna un avvicinamento all’obiettivo previsto dalla normativa”.
Lazio: rapporto Arpa, migliorano gestione rifiuti urbani e raccolta differenziata tra 2019-2024
analizzato i dati ufficiali di tutti i Comuni della regione
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