Innovazione, Wmf: come la robotica può aiutare i bambini con diagnosi di autismo

Al Main Stage di We Make Future alla Fiera di Rimini si è parlato del Di iCub, robot umanoide dell'Istituto Italiano di Tecnologia

La robotica può portare grandi benefici alla nostra società: dall’industria alla robotica di servizio; e ora anche nella riabilitazione cognitiva. Di iCub, robot umanoide dell’Istituto Italiano di Tecnologia, si è parlato al Main Stage di We Make Future alla Fiera di Rimini. Il robot viene utilizzato in un centro di riabilitazione dove svolge l’addestramento robotizzato delle abilità sociali per i bambini con diagnosi di autismo.

“Direi che l’interazione sociale è estremamente complessa – ha dichiarato Agnieszka Wykowska Coordinator of “Social Cognition in Human-Robot Interaction” Istituto Italiano di Tecnologia – e i nostri cervelli si sono sviluppati per comprendere in modo molto efficiente gli ambienti sociali e per capirsi l’un l’altro, utilizzando tutte le fonti di segnali sociali, come lo sguardo, le indicazioni, i gesti. Ce ne sono così tanti ed è molto difficile catturare un meccanismo specifico di questo tipo di interazione. In laboratorio, dove siamo abituati, dove gli esperimenti sono molto ben controllati e prendono di mira meccanismi molto specifici. Quindi, è una grande sfida implementare questo tipo di meccanismi su un robot per una interazione uomo-robot”.

Sono diversi i campi di ricerca influenzati da questi studi. “Sicuramente robotica sociale e interazione uomo-robot – ha continuato Wykowska – ed è qui che si colloca la nostra ricerca, e poi robotica, ma anche psicologia cognitiva e sociale, e anche psicologia dello sviluppo, perché possiamo usare i robot per studiare e capire il cervello che si sta sviluppando, per esempio il cervello dei bambini durante le fasi di sviluppo.” —

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