Europei, D’Amato a tifosi inglesi: “Non partite, si rischia anche denuncia penale”

Noi vi sconsigliamo la partenza: è inutile venire a Roma, perché in Italia vige un’ordinanza che impone una quarantena di 5 giorni per chi sbarca dal Regno Unito. È semplice, anzi, matematico, che chi non si è già messo in viaggio ed è arrivato in Italia, non può assolutamente vedere la patita all’Olimpico. Infatti verrà rimandato indietro", ha spiegato l'assessore regionale alla Sanità. Che chiede alla Uefa, ai tornelli dell’Olimpico, di verificare insieme al biglietto anche la carta d’imbarco

“Noi vi sconsigliamo la partenza: è inutile venire a Roma, perché in Italia vige un’ordinanza che impone una quarantena di 5 giorni per chi sbarca dal Regno Unito. È semplice, anzi, matematico, che chi non si è già messo in viaggio ed è arrivato in Italia, non può assolutamente vedere la patita all’Olimpico. Infatti verrà rimandato indietro”. Così l’assessore alla Sanità e integrazione sociosanitaria del Lazio Alessio D’Amato in un’intervista al Messaggero rivolgendosi ai tifosi inglesi che hanno intenzione di assistere al match Inghilterra-Ucraina degli Europei all’Olimpico. Chi si presenta allo stadio senza aver fatto la quarantena rischia “anche una denuncia penale per il reato di epidemia colposa, se è positivo e se è consapevole di essersi ammalato”.

D’Amato propone inoltre che la Uefa, ai tornelli dell’Olimpico, verificasse anche la carta d’imbarco dei tifosi per avere la certezza della data di arrivo e della quarantena svolta in un luogo sicuro. Quindi un controllo ulteriore, accanto a quelli già previsti per il biglietto nominativo, il green pass, l’esito del tampone e la temperatura. “Perché la federazione europea  – ha detto l’assessore – deve permettere alla città di Roma di essere in condizione di ospitare un evento così importante senza correre rischi”.

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