A Roma dal 2016 sono andati a fuoco 180 bus

I dati raccolti dal blogger Mercurio descrivono una situazione allarmante. Ecco un quadro della situazione

In questi giorni la Capitale ha raggiunto un numero poco invidiabile. Una cifra tonda, di quelle che – nei casi lieti – vengono usate come pretesto per festeggiare. Ma da festeggiare, in questo caso, c’è ben poco. Dal 2016, infatti, a Roma sono andati a fuoco 180 bus. L’ultimo atto è andato in scena qualche giorno fa su Via Flaminia, sulle rotaie delle linea 2 che costeggia il Ministero della Marina e la vittima è stata proprio una delle vetture che sostituisce il tram. Si tratta del settimo bus andato a fuoco nel 2021, dopo il 916 a Via Pasquale II il 15 gennaio, il 506 in Via Casilina (altezza Tor Vergata) il 27 dello stesso mese, poi il 51 su Via La Spezia, il 506 a Via Tuscolana e un mezzo fuori servizio, sul GRA, a febbraio, per poi passare direttamente a maggio, con l’incendio alla navetta della Roma-Viterbo a Morlupo e l’incidente sulla Flaminia di qualche giorno fa.

Questa tabella, redatta dal blogger Mercurio, mette insieme gli ultimi 58 bus andati a fuoco a Roma, mentre i precedenti 122 – che hanno subito l’autocombustione prima del 31 ottobre 2018 – “fanno parte dei dati consegnati da Atac ai commissari giudiziali”.

Come si può leggere da queste carte:

Insomma, con la primavera sembra essere tornato un incubo che ha animato troppe volte le giornate di romani, pendolari e turisti. I flambus – così sono stati chiamati sarcasticamente i bus i fiamme da parte dei blogger – sono tornati, questa volta in campagna elettorale, con la città che si prepara al caldo estivo, con le strade che si iniziano a riempire di rifiuti che non si riesce a smaltire e con i candidati sindaci intenti a illustrare progetti, sogni e illusioni per il futuro di Roma. Una miscela esplosiva.

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