A Roma è allarme microcar, tra gare su strada e motori truccati

parla al Messaggero Vincenzo Orgini, commissario-capo della polizia stradale di Roma.

A Roma è allarme microcar, diventate ormai un pericolo per pedoni e altri guidatori. Lo scrive il Messaggero che sul tema ha intervistato Vincenzo Orgini, commissario-capo della polizia stradale di Roma.

Per le microcar “alterate” il cui suono è indistinguibile bisognerebbe procedere con un sequestro «prelevare il mezzo dalla strada, portarlo in un’officina e analizzarlo – spiega Orgini – e questo si può fare certo, ma nella misura in cui quel veicolo resti coinvolto ad esempio in un incidente» per cui scatta il “blocco” del mezzo. Quello che si può fare nell’immediatezza è la contestazione delle irregolarità al Codice della strada. Guida in stato di ebrezza, guida senza assicurazione o guida senza le cinture di sicurezza allacciate. Perché queste macchinette, vengono modificare per andare più veloce e molto spesso, come pure è stato accertato, oltre alle scorribande diventano protagoniste di vere e proprie competizioni illegali.

«Nel corso degli ultimi mesi – conclude il commissario-capo della polizia stradale – sono stati svolti almeno 35 mila incontri sulla guida sicura fra giovanissimi: quello che è importante far capire loro è che oltre all’irregolarità commessa modificando un veicolo, una minicar omologata per 45 chilometri orari» che viene portata a sfiorare anche gli 80 o i 90 chilometri «non tiene la strada come dovrebbe» e questo, va da sé, comporta un rischio per chi è alla guida, per eventuali passeggeri, e per altre persone fra pedoni o automobilisti e scooteristi che potrebbero rimanere coinvolti negli incidenti.

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