Alatri: si cercano 4 uomini, per investigatori “hanno sparato nel mucchio” – VIDEO e FOTOGALLERY

Il contesto sembra essere quello dello scontro tra bande: è una delle pochissime cose su cui il procuratore di Frosinone, Antonio Guerriero, sembra avere le idee chiare

Le fasi di indagine di polizia scientifica sul luogo dell'aggressione ad Alatri

Hanno sparato nel mucchio e hanno preso Thomas Bricca. È quanto ipotizzano gli investigatori dopo l’attentato di ieri ad Alatri che ha ridotto in fin di vita il 19enne, colpito in fronte da un colpo di pistola sparato da oltre 20 metri.

Al momento gli investigatori cercano quattro uomini. Il contesto sembra essere quello dello scontro tra bande e, del resto è una delle pochissime cose su cui il procuratore di Frosinone, Antonio Guerriero, sembra avere le idee chiare. “Sul piano delle ipotesi, possiamo supporre che si tratta dello scontro di bande”, ha detto Guerriero a termine del sopralluogo che ha fatto in via Liberio.

Thomas Bricca “era con un gruppo ed evidentemente è stato individuato dagli sparatori come appartenente al gruppo contrapposto”, ha aggiunto il procuratore. I gruppi o bande a cui il procuratore fa riferimento sono due, ciascuno composto per lo più da ragazzini o comunque giovanissimi che da tempo, e da alcuni giorni in particolare, si fronteggiano con violente scazzottate. Di uno dei due gruppi farebbero parte anche giovani stranieri, ospiti dei centri di accoglienza della zona. Si ipotizza che il vero motivo degli scontri sia il predominio sulla piazza dello spaccio del centro storico di Alatri. Una dinamica che ha visto due violente risse: la prima avvenuta sabato sera con il coinvolgimento di un 50enne.

Il giorno dopo, il tentativo di pacificazione è sfociato in una nuova lite violenta, sempre con l’adulto coinvolto, questa volta nel gruppo che ha avuto la peggio. Scontri che si sono verificati tutti nella stessa area, a pochi metri di distanza da via Liberio, una stradina pedonale che porta a un parcheggio collocato tra le celebri mura ciclopiche di Alatri e via della Circonvallazione: il punto in cui, ieri sera, è stato ferito Thomas Bricca. Risse e violenze che nella cittadina che sei anni fa ha già pianto la morte del giovanissimo Emanuele Morganti, ucciso in un pestaggio tra giovani, avrebbe dovuto far scattare un’allerta.

Secondo le prime ricostruzioni è emerso che ieri sera, alle 20 circa, Thomas era in un punto riparato di via Liberio, insieme al altri tre giovani quando nel parcheggio sottostante, è arrivato uno scooter Tmax con due persone in sella che indossavano il casco integrale. Il mezzo si è fermato e il passeggero, senza scendere, ha sparato più colpi, forse tre, uno dei quali ha centrato Thomas alla testa. Il parcheggio è più basso di circa quattro o forse cinque metri rispetto al piano dove era la vittima. Il punto dacui è stato esploso il colpo dista oltre 20 metri da quello in cui si trovava, in quel momento, Bricca. Sulla traiettoria di tiro, inoltre, ci sono delle ringhiere che i proiettili non hanno toccato. E va rilevato che Bricca era in una zona buia. L’ipotesi, quindi, è che l’aggressore abbia sparato non propriamente al 19enne, ma al suo gruppo e che qualcuno, evidentemente, ne aveva segnalato la presenza agli aggressori.

Infatti, secondo quanto si apprende, i due uomini in sella allo scooter, sarebbero stati ripresi dalla telecamera in via della Circonvallazione a cento metri da dove avrebbero poi sparato. Meno di un minuto e mezzo dopo, la stessa telecamera li avrebbe ripresi mentre scappavano. Un aspetto che suggerirebbe agli inquirenti l’ipotesi secondo cui, sul posto, ci sarebbe stato qualcuno che ha segnalato il gruppo di ragazzi da colpire nel vicolo di via Liberio. Altrimenti non si spiegherebbe il pochissimo tempo impiegato dagli aggressori per arrivare, trovare il bersaglio, colpire e scappare. Le indagini, quindi, si sono concentrate sui componenti delle due bande. I carabinieri hanno ascoltato decine di persone e, pare, che vi siano 4 uomini su cui si sono concentrate le indagini. Al momento Thomas Bricca è ricoverato all’ospedale San Camillo di Roma: è in condizioni gravissime ma stabili.

Il padre, noto meccanico di moto di Alatri, su Facebook ha scritto “Thomas, amore di papà, resisti”. Alatri invece è scossa. “Dopo questo fatto abbiamo paura a uscire la sera”, raccontano alcuni studenti del secondo anno dell’istituto linguistico Pietro Bono di Alatri, all’uscita da scuola. “Quello che è successo a Thomas – dicono – potrebbe succedere anche a noi”. Il sindaco di Alatri, Maurizio Cianfrocca, ha replicato però: “Alatri è tranquilla ma come ogni città ha le sue criticità”. Spiegazione che purtroppo, da sola non basterà a rassicurare la gente, almeno fino a quando l’aggressore sarà a piede libero.

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