L’Italia attraverso i servizi d’intelligence e le sue forze dell’ordine “è sempre all’erta per prevenire qualsiasi attentato”. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Restart su Rai 3. “L’attività preventiva è sempre molto forte. Anche durante le vacanze di Pasqua bisognerà stare molto attenti. Faremo sempre di più per garantire la sicurezza dei nostri cittadini e dei turisti. Non ci sono rischi concreti”, ha detto Tajani.
La lotta contro il terrorismo “non ha nulla a che fare con la guerra in Ucraina”, ha continuato il ministro. “Sosteniamo l’Ucraina” in quanto Paese invaso e dove si è violato il diritto internazionale “ma come governo italiano abbiamo espresso la nostra condanna contro l’attentato e vicinanza alle famiglie delle vittime e ai sopravvissuti”, ha detto il vicepremier.
A proposito dell’attentato a Mosca, Tajani ha aggiunto che Vladimir Putin “è in guerra con l’Ucraina ed è ovvio che cerchi dei pretesti per attaccare Kiev ma non c’è alcuna prova che ne dimostri il coinvolgimento nell’attentato al Crocus”.
“I filmati sono chiari e più di una rivendicazione dell’Isis conferma quest’ipotesi. L’attentato era nell’aria e la prima preoccupazione del ministero degli Esteri è di tutelare i cittadini italiani”, ha detto Tajani, “tant’è che dall’8 marzo c’era un appello a tutti i cittadini italiani a non frequentare luoghi affollati” perché “c’era un rischio attentati”.