
Continua l’allerta per il fiume Tevere. Gli igrometri a Ripetta hanno raggiunto i livelli di guardia. Il Dipartimento Sicurezza e Protezione Civile di Roma Capitale ha comunicato a tutti gli enti interessati la disposizione di chiusura precauzionale delle banchine di accesso agli argini.
Il bollettino meteo ufficiale afferma: “A seguito di “Allertamento del Sistema di Protezione Civile Regionale” si comunica che dalle prime ore della giornata di lunedì 27 maggio 2019 e per le successive 24-36 ore, si prevedono sul Lazio: precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti, il Centro Funzionale Regionale ha valutato una Criticità Codice Giallo (Ordinaria) per rischio idrogeologico per temporali su tutte le Zone di Allerta”.
Ma per l’Autorità di bacino le priorità sono mettere in sicurezza le popolazioni che vivono lungo il Tevere. Sono Trecentomila le persone che abitano in zone a rischio alluvioni o in altri punti critici disseminati lungo i 405 chilometri del fiume. In Umbria, nell’area di Foligno e nell’Orvietano, ma anche nella Capitale. Un discorso che vale sia a valle – Ostia, Fiumicino, Infernetto – sia a monte – Labaro, Prima Porta, Infernetto – di Roma, che vede in pericolo anche alcuni quartieri del centro storico.
I principali problemi arrivano dalla strozzatura di Ponte Milvio, che mette a rischio di esondazione anche il quartiere Flaminio e le aree di Tor di Quinto, del Foro Italico e della Farnesina. Quindi le aree abitate a valle della metropoli, in particolar modo in corrispondenza della foce a Fiumicino: Acilia, Infernetto, Casal Palocco e Ostia Antica hanno già subito gravi danni anche recentemente, in occasione di particolari ondate di maltempo.
Al momento i tecnici del Dipartimento Sicurezza e Protezione Civile di Roma Capitale tengono sotto costante osservazione i livelli e l’andamento delle acque, in coordinamento con l’Agenzia Regionale di Protezione Civile.