Che si tratti di una coincidenza nessuno piò saperlo con certezza. Fatto sta che Atac ha annunciato un bando per l’istallazione di impianti automatici di segnalazione e spegnimento di incendi nel vano motore dei bus. E l’ha fatto nei giorni successivi all’incendio di Via del Tritone che ha fatto il giro del mondo. Quello dei flambus – neologismo coniato dai blogger romani per descrivere un bus in fiamme – è un problema antico per Roma. Ma che negli ultimi anni ha conosciuto un’impennata impressionante, visto che a metà maggio i bus andati a fuoco hanno già superato quota 10. Come osserva Romanderground, quello dei flambus rappresenta un problema storico, non solo per Roma. Ma se la media su dieci anni fino al 2015 è stata di 6-7 bus a fuoco all’anno, nel 2016 è arrivata l’impennata che ha avuto come apice l’incendio di una vettura a due passi dal Parlamento italiano.
Un episodio che ha sconvolto l’opinione pubblica, turbato i giornali ma che avviene con drammatica continuità anche – e soprattutto – in zone periferiche. Con molto meno clamore mediatico.
Ora l’obiettivo è affidare un appalto di due anni con il sistema dell’e-Procurement, il sistema di approvvigionamento online che consente di acquistare beni e servizi riducendo costi e tempi.
L’importo massimo complessivo dell’accordo Quadro è di poco più di 1 milione e 200mila euro e il termine per la presentazione è il 19 giugno 2017.