Atac mette in vendita i minibus elettrici. Non vale la pena ripararli

All'asta 127 mezzi che l'azienda reputa poco conveniente rimettere in sesto. I bus fermi dal 2010 nella rimessa di San Paolo

Minibus troppo difficili da riparare? Allora meglio venderli. La pensano così in casa Atac, dove è stato di mettere all’asta (qui il bando) i 127 mini bus elettrici che sono di sua proprietà dal 2007, perché questi mezzi, pensati per offrire un servizio rapido e pulito, non sono mai stati utilizzati a causa di guasti tecnici congenici divenendo ben presto un peso economico e gestionale per l’azienda.

I mini bus, Fiat Ducato e Fiat Scudo, hanno mostrato sin da subito anomalie di funzionamento a carico delle batterie. Oggi, a conti fatti, disfarsene è l’unica via percorribile visto che costerebbe tantissimo rimetterli in funzione, circa 1.800.000 euro in totale, ma costerebbe altrettanto rottamarli. Inoltre il loro stazionamento occupa molto spazio del deposito Atac di San Paolo. Unica clausola posta nell’asta, per gli eventuali acquirenti, sarà quella di dover dichiarare la finalità dell’acquisto (cosa s’intende fare del mezzo) e le modalità di smaltimento delle batterie.

Per 127 bus elettrici che se ne vanno nel parco macchine dell’Atac presto saranno riattivati 60 minibus, sempre elettrici che ora stazionano nel deposito di Trastevere. Lo scorso maggio, infatti, Atac ha pubblicato un bando da oltre 10,8 milioni per il cosiddetto revamping ma il procedimento non si è ancora concluso.

Pensare che lo scorso aprile il Campidoglio aveva annunciato la rimessa in circolazione di sessanta minibus elettrici, fermi da anni nel deposito di Atac a Trastevere, che torneranno al servizio dei cittadini a seguito della pubblicazione da parte di Atac del bando per il servizio di manutenzione full service e revamping di 60 minibus elettrici per un importo di oltre 10 milioni di euro. Si punta a recuperarli e a rimetterli in circolazione nel più breve tempo possibile per dare nuovi collegamenti alla città. Tutto finito?

Questi minibus erano utilizzati per percorrere le vie del centro storico, ora si attendono i tempi per espletare la gara. L’obiettivo è quello di ripristinare un servizio che negli anni si è interrotto, puntando a migliorarlo e a renderlo più capillare.

 

 

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