L’assemblea capitolina ha approvato una mozione per intitolare una strada della Capitale al maratoneta Abebe Bikila, simbolo e immagine delle Olimpiadi di Roma del 1960. La mozione e’ stata presentata dal gruppo Pd e approvata dall’Aula a maggioranza M5S.
L’etiope passato alla storia per aver vinto scalzo la maratona alle olimpiadi di Roma del 1960. La mozione e’ stata presentata dal gruppo PD e approvata dall’Aula a maggioranza M5S.
“Correndo la maratona a piedi nudi, vincendola e conquistando anche il primato mondiale, realizzo’ una impresa che fece scalpore in tutto il mondo e lo consacro’ nella leggenda divenendo il simbolo delle Olimpiadi di Roma”, si legge nel documento approvato.
“Dopo la recente gaffe sul sito del Comune di Roma che dava Bikila tra i presenti ad un evento sportivo abbiamo voluto riportare la questione nei ranghi della serieta’ e proposto di intitolare una strada ad un uomo che ha reso famosa anche Roma con la sua impresa”, spiega il capogruppo Dem Giulio Pelonzi.
“Il Comitato Organizzatore della Roma Appia Run, ed in particolare il Presidente Roberto De Benedittis, sono estremamente soddisfatti della decisione presa dal Consiglio Comunale di Roma Capitale”. Lo comunica il Comitato Organizzatore della Roma Appia Run dopo l’approvazione di una mozione del Pd in Assemblea Capitolina per intitolare una strada della Capitale ad Abebe Bikila.
“Erano anni – dichiara De Benedittis – che aspettavamo questa notizia. Avevamo raccolto firme, sollecitato politici di tutti gli schieramenti, ma nessuno aveva accolto la nostra richiesta. L’atleta
etiope era legatissimo alla nostra città e noi abbiamo ospitato nel2003 la moglie ed il figlio di Abebe Bikila, oltre ad editare il libro che ne racconta la storia umana e sportiva a cura di Valerio Piccioni
e Giorgio Lo Giudice”.
“Ricordiamo che Bikila, oltre ad essere uno dei maratoneti più forti di tutti i tempi, è stato il primo uomo a vincere una medaglia olimpica per il continente africano – aggiunge – Ora ci aspettiamo a
breve questa intitolazione che noi auspichiamo possa essere nei dintorni dello Stadio Nando Martellini alle Terme di Caracalla, luogo simbolo, sia perché la Maratona Olimpica ci passò due volte, sia per
la vicinanza con la Stele di Axum che all’epoca era posta davanti alla Fao”.