Dopo circa sei mesi di ‘interregno’, la diocesi di Roma ha un nuovo vicario: monsignor Baldo Reina, che dall’8 dicembre, grazie al Concistoro annunciato oggi dal Papa, sarà anche cardinale. Papa Francesco infatti a inizio aprire aveva nominato nuovo penitenziere maggiore il cardinale Angelo De Donatis. Il porporato aveva così perso la carica di vicario generale per la Diocesi di Roma, nonché di arciprete della Basilica lateranense. Una sorta di ‘promozione e rimozione’. La diocesi, ovvero il vicariato, così era rimasta senza guida, formalmente.
Il consiglio episcopale del Vicariato guidato da Papa
In realtà la rimozione era stata vista come un ulteriore passo verso il ‘commissariamento’ del Vicariato. Già a inizio 2023 era stata varata una nuova Costituzione, che rafforzava il ruolo del Consiglio episcopale, che diventa “organo primo della Sinodalità e “luogo apicale del discernimento e delle decisioni pastorali e amministrative”. E’ il Papa a presiederlo quando si riunisce almeno tre volte al mese: “Mi deve essere inviato quanto prima l’ordine del giorno di ogni riunione”, ha stabilito il Pontefice.
La diocesi di Roma verso il Giubileo 2025
La nomina di un vicario generale era un passo necessario in vista del Giubileo del 2025. La sua figura sarà necessaria per coordinare le attività che avvengono nel comune di Roma, per gestire l’accoglienza, per tenere i contatti operativi con il Vaticano. Certo, non sarà facilissimo visto che è stato abolito il settore centro, dove si concentrano gran parte delle chiese giubilari. La zona del centro storico è stata quindi suddivisa negli altri settori, ma è chiaro che ora le aree da gestire sono più grandi, e questo rischia di rallentare ogni attività.
Chi è monsignor Baldo Reina
Siciliano di Agrigento, monsignor Reina arriva Roma a maggio del 2022, quando il Papa lo ha nominato vescovo ausiliare di Roma, e dopo sette mesi dopo, a gennaio 2023, vicegerente. C’era chi avrebbe preferito una decisione che tenesse conto del radicamento, della conoscenza del territorio, ma Papa Francesco sembra che non si fidi molto di chi in passato ha collaborato con De Donatis. E’ anche vero che monsignor Reina è entrato subito in empatia con le associazioni, i gruppi di volontariato, molti parroci che sono alla base della diocesi di Roma.