Bike to School Roma è l’iniziativa promossa da un gruppo di attivisti e genitori per ripensare il trasporto di bambini a scuola. Come già raccontato da Radiocolonna, il gruppo di ciclisti si dà appuntamento l’ultimo venerdì del mese per raggiungere gli edifici scolastici senza inquinare o intasare le strade della Capitale. Un modo – sicuro, economico ed ecologico – per insegnare ai più piccoli che la macchina – in fondo – può essere lasciata a casa. Anche in una grande città come Roma.
Qualche giorno fa il gruppo di Bike to School ha raggiunto la scuola Giardinieri in via di San Sebastiano. Questa volta ad accoglierli c’è stata la sindaca di Roma Virginia Raggi, che s’è complimentata con l’iniziativa e ha promesso fondi per ampliare l’iniziativa ad altri 15 istituti.
Ma l’iniziativa, sorprendentemente, ha registrato anche malumori e insofferenze da parte di genitori contrari a Bike to School. Come denunciato dall’attivista e promotrice dell’iniziativa alla Giardinieri Anna Becchi sul gruppo Salvaiciclisti-Roma, alcuni genitori della scuola l’avrebbero accusata di creare divisioni e di imporre una visione non condivisa di mobilità. In sintesi, racconta Becchi, l’obiettivo di alcuni è quello di entrare nel parco della scuola in macchina e di preservare il proprio ‘diritto alla comodità’. L’attivista segnala anche malumori tra il corpo docenti e la dirigenza scolastica per non essere stati avvertiti della presenza della Prima Cittadina.
Un po’ per le beghe e le rivalità da soap opera che regnano tra i genitori in ambito scolastico, un po’ per l’ostilità diffusa del romano medio nei confronti di tutto ciò che è ciclabile, l’episodio ha amareggiato gli organizzatori di Bike to School che comunque non pare abbiano intenzione di mollare.
E dimostra come le battaglie per la ciclabilità capitolina – vedi anche la protesta dei cittadini contro la ciclabile Tuscolana – sia ancora lunga e faticosa.