Le carceri di Roma a rischio proteste, Covid e sovraffollamento

Quasi 3.000 detenuti negli istituti penitenziari della Capitale. In una settimana raddoppiati i contagi

Anche a Roma la situazione nelle carceri rischia di essere esplosiva per via del Covid. Attualmente nella Capitale ci sono 2.905 detenuti suddivisi in cinque carceri. E quasi dappertutto il sovraffollamento è ai limiti di guardia. A Rebibbia, ad esempio ci sono 1320 detenuti ore 1155 posti, a Regina Coeli 883 detenuti per 615 posti. A Civitavecchia addirittura 475 reclusi per 357 posti.

Sospesi i colloqui, non sempre per mancanza di spazi, è facile riuscire a separare positivi al Covid e no: lunedì 17 gennaio ne risultano 35, a fronte dei 17 casi rilevati lunedì 10 gennaio. A dicembre la situazione era totalmente diversa. Un anno fa, il 15 gennaio 2021, i casi erano 68. Nel dettaglio, il 17 gennaio 2022 risultano dieci persone positive a Regina Coeli, sei nel carcere femminile di Rebibbia, 16 a Rebibbia Nuovo complesso e una nella casa di reclusione di Rebibbia. Un caso è stato rilevato nel carcere di Velletri e uno in quello di Viterbo. Le associazioni che si occupano di seguire i detenuti come Sant’Egidio chiedono misure alternative al carcere, proprio per evitare il sovraffollamento, ma comunque notano che tutte le istituzioni coinvolte in questo momento nelle carceri stanno lavorando per arginare i contagi.

Secondo quanto riportato dal sito del ministero della Giustizia tra le 53.561 persone detenute presenti negli istituti penitenziari italiani il 10 gennaio scorso risultavano 1532 persone positive al Coronavirus (ma sarebbero in realtà non meno di 1.900), di cui 1501 asintomatiche, 20 sintomatiche affidate alla gestione interna agli istituti, 11 ricoverate. 97.934 le dosi di vaccino somministrate complessivamente.

La situazione è critica anche oer quanto riguarda i processi: in attesa di un giudizio definitivo, 30,9 per cento; condannati a una pena inferiore a cinque anni, 33,5 per cento; condannati a pene di cinque e più anni di reclusione, 35,5 per cento.

Per la ministra Marta Cartabia. “i contagi sono alti dentro le carceri come tra la popolazione non detenuta: abbiamo fatto di tutto per anticipare la campagna vaccinale, e infatti abbiamo il 90% di vaccinati, e faremo di tutto per la dotazione di strumenti di protezione. Il picco dei contagi fuori, in carcere si amplifica, come avviene per altre situazioni”.

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