Caso Regeni: Regeni: 007 egiziani rinviati a giudizio

legale famiglia, Giulio morto dopo 9 giorni violenze

Il gup di Roma ha rinviato a giudizio i quattro 007 egiziani accusati del sequestro e dell’omicidio di Giulio Regeni, avvenuto in Egitto al Cairo tra il gennaio e il febbraio del 2016. Il processo è stato fissato dal giudice per l’udienza preliminare Roberto Ranazzi al prossimo 20 febbraio davanti alla Corte d’Assise di Roma.

Nei confronti degli imputati, il generale Sabir Tariq, i colonnelli Usham Helmi, Athar Kamel Mohamed Ibrahim e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif le accuse vanno dal concorso in lesioni personali aggravate, omicidio aggravato dalla tortura e sequestro di persona aggravato.

“Le buone notizie di oggi sono la conferma della costituzione di parte civile da parte della presidenza del consiglio dei ministri, la presa d’atto delle motivazioni della corte costituzionale e dell’ulteriore notorieta’ anche in Egitto del procedimento a carico dei 4 imputati per il sequestro, le torture e l’omicidio di Giulio Regeni, anche in virtu’ del recente incontro tra il ministro Antonio Tajani e Al-Sisi, durante il quale il ministro degli Esteri ha informato il presidente egiziano che si procedera’ in Italia contro i quattro imputati”. Lo afferma Alessandra Ballerini, l’avvocata della famiglia di Giulio Regeni. “Quindi – ha proseguito la legale nell’elenco – la conseguente dichiarazione d’assenza dei quattro imputati e il fatto che il gup abbia rigettato tutte le eccezioni avversarie, compresa quella sulla giurisdizione. Perche’ non si puo’ dubitare, come hanno fatto le difese degli imputati, che anche i ‘meri’ sequestratori di Giulio gli abbiano cagionato sofferenze fisiche e psicologiche, catturandolo e tenendolo sequestrato per 9 giorni e 9 notti. E l’ultima e’ che e’ stato disposto il rinvio a giudizio per i quattro imputati”, ha concluso.

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