I consiglieri del Csm che si sono autosospesi definiscono “priva di fondamento” la richiesta di dimissioni avanzata dall’Anm. A contestare la richiesta di dimissioni, anche perché “basata solo su articoli di stampa” sono i tre consiglieri di Magistratura Indipendente che si sono autosospesi, Corrado Cartoni, Antonio Lepre e Paolo Criscuoli.
Rispetto a quanto scrivono alcuni quotidiani “su un incontro in un albergo con i colleghi Palamara, Spina, Morlini e il collega deputato Cosimo Ferri nonché il deputato Lotti”, che “si sarebbe protratto per due ore e avrebbe avuto come oggetto programmato la nomina della Procura di Roma”, i tre togati precisano in una nota comune: “nessuno dei consiglieri sapeva che sarebbe venuto il deputato Lotti, il quale all’improvviso si è palesato a tutti noi”. E spiegano: “nessuno di noi ha alcuna frequentazione né l’ha mai avuta con il predetto deputato”.
“I consiglieri Cartoni e Criscuoli si trovavano a cena con l’amico magistrato onorevole Ferri. A fine cena erano invitati all’incontro coi colleghi di Unità per la Costituzione nell’albergo dove alloggia Ferri. Il collega Lepre, peraltro, neppure sapeva che vi fosse un incontro coi colleghi Cartoni e Criscuoli e poi di Unicost: dopo una cena con la moglie, si recò nel medesimo albergo per la banale ragione che ivi alloggiava come da anni ha sempre fatto quando si trova in Roma. Cartoni, Lepre e Criscuoli si trattennero, perché gli fu detto che sarebbero arrivati alcuni colleghi di UPC come effettivamente avvenne.
Solo dopo, si presentò il deputato Lotti all’improvviso e all’insaputa di tutti i consiglieri presenti” E sempre rispetto a quanto scritto da alcuni quotidiani, “è certo non vi era Claudio Lotito e altrettanto certamente non ci siamo mai recati di notte presso la casa della sorella di Cosimo Ferri, casa di cui peraltro fino a stamane ignoravamo l’esistenza, né abbiamo mai chiesto biglietti a chicchessia”.
“Nessuna nostra attività consiliare, come singoli e gruppo, è stata mai influenzata dall’esterno- sottolineano i tre consiglieri- e nessuno sviamento della funzione vi è stato, come inequivocabilmente dimostrano i numeri da cui si evince quasi l’unanimità e la eterogeneità della composizione delle minoranze di volta in volta formatesi : su un totale di 30 direttivi vi sono state ben 27 proposte uniche, 2 proposte doppie e una proposta tripla; su un totale di 40 semidirettivi vi sono state ben 30 proposte uniche, 9 doppie proposte e una proposta tripla (appunto Procura Roma)”.