Dopo 18 giorni termina l’incubo dei 55 italiani rimpatriati da Wuhan, la città focolaio del coronavirus, lo scorso 3 febbraio e rimasti in isolamento nella città militare della Cecchignola a Roma. Adesso, superati in quarantena i giorni del periodo di incubazione del virus, non ci sono più dubbi: sono sani, possono tornare a casa.
I primi 19 hanno lasciato la cittadella militare, alcuni in automobile, altri sono usciti a piedi con i trolley in mano e hanno rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti che li attendevano. “Siamo felicissimi, siamo stati trattati benissimo”.
Anche un suggerimento ironico per i connazionali che arriveranno nelle prossime ore alla base militare dalla nave da crociera Diamond: “Si armino di pazienza, gli abbiamo lasciato le carte”. Prima di uscire, nel pomeriggio avevano fatto loro visita i ministri della Difesa e della Sanità, Lorenzo Guerini e Roberto Speranza. “Ci tenevamo ad esseri qui per abbracciarli a nome del governo e degli italiani”, hanno dichiarato al termine della visita.
Intanto oggi il primo caso di contagio in Lombardia. Si tratta di un 38enne che, probabilmente, è stato contagiato da colleghi di ritorno dalla Cina.