Coronavirus, zone focolaio sigillate e stop alle gite scolastiche

Provvedimenti d’urgenza del governo dopo l’aumento dei casi. Rinviate alcune partite di serie A; 76 le persone trovate positive: 54 in Lombardia, 17 in Veneto, 2 in Emilia Romagna, 2 nel Lazio, una in Piemonte.

Emergenza Coronavirus
Emergenza Coronavirus

Il governo vara, in sostanza, lo stato di emergenza per le zone colpite dal Coronavirus. Divieto di allontanamento e di ingresso nelle aree ‘focolaio’ del virus, che saranno presidiate dalle forze di polizia e, in caso di necessita’, anche dai militari. Le autorità puniranno con sanzioni penali chi viola le prescrizioni. L’esecutivo Conte Bis ieri ha messo in campo misure straordinarie per contenere il Coronavirus Covid 19 in Italia. 

Ed ancora, scatta il divieto per gite scolastiche in Italia e all’estero ma anche per le manifestazioni pubbliche. Saranno chiuse scuole, negozi e musei, stop a concorsi, attivita’ lavorative private e degli uffici pubblici, fatti salvi i servizi essenziali, limitazione per la circolazione di merci e persone. Dal ministero della Salute, poi, ribadite le precauzioni per evitare il panico ma anche la diffusione dell’epidemia. 

E per gli amanti del calcio in Lombardia e Veneto, sarà una domenica senza pallone. Il governo, infatti, ha annullato ogni manifestazione sportiva nelle due regioni comprese le tre gare di serie A Inter-Sampdoria, Atalanta-Sassuolo e Verona-Cagliari. La decisione e’ arrivata al termine del consiglio dei ministri.  La giornata di ieri aveva gia’ visto, in ottica sportiva, l’annuncio del rinvio di Ascoli-Cremonese, gara valida per la 25/a giornata di Serie B.

Queste decisioni sono state prese dopo che sono aumentati i casi di contagio da Coronavirus in Italia. Sono 76 le persone trovate positive: 54 in Lombardia, 17 in Veneto, 2 in Emilia Romagna, 2 nel Lazio (la coppia di turisti cinesi allo Spallanzani) ed una in Piemonte. Due, invece, le vittime, una in Veneto e un’altra in Lombardia. Continuano i test per le persone che hanno avuto contatti con i contagiati. Ieri negativi i controlli su una ragazza ricoverata a Vasto e su un caso sospetto in Umbria. In merito al Lazio, ieri l’assessore alla Sanità Alessandro D’Amato aveva ribadito che non bisogna cadere nell’allarmismo. 

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