In Italia come negli Usa, due leader, Giuseppe Conte e Joe Biden, sono alle prese con il fuoco incrociato degli ex, rispettivamente, Matteo Renzi e Donald Trump, che non demordono dal tentativo di restare sulla cresta dell’onda.
In Italia, a Roma, la sorte del premier Conte e del suo governo sono legate a un filo sottilissimo dopo il ritiro dei ministri di Italia Viva, il partito guidato da Renzi. Solo mercoledì prossimo, conosceremo se i voti del Senato gli avranno fornito l’ossigeno sufficiente per andare avanti.
Oltreoceano negli Stati Uniti, a Washington, il nuovo presidente, Biden, si appresta a un’incoronazione “blindata”, in un Paese dove una folla inferocita ha appena assaltato il Parlamento, aizzata dall’uscente Trump, che non accetta la sconfitta elettorale e continua a considerarsi vittima di brogli.
In entrambi i Paesi poi, l’economia dissestata dal Covid, dovrebbe ricevere enormi sostegni finanziari. Negli Usa in settimana Biden dovrebbe confermare ben 1900 miliardi di aiuti. Tuttavia è sempre in agguato, con inevitabili riflessi anche in Europa e in Italia, un grande crollo dei mercati, se l’azionario e l’ economia reale, continueranno a essere scollegati.
Anche il risultato delle vaccinazioni, che nel giro di un anno dovrebbero metterci al riparo definitivamente dal terribile virus, comincia ad essere minacciato dalle continue mutazioni del Covid. E in questi giorni ulteriori sperimentazioni dovrebbero confermare o meno la validità del vaccino per tutto l’ampio spettro delle mutazioni.
Per usare un’immagine dell’ex leader del Pd, Pier Luigi Bersani, intervistato da Fabio Fazio a “Che Tempo che fa”, i politici dovrebbero avere l’umiltà di mettere l’orecchio per terra , come gli indiani. “Siamo in una pandemia – ha sottolineato – che ha provocato 80mila morti e qualche milionata di feriti gravi in economia”.
Purtroppo gli indiani, attenti a prevenire l’arrivo del pericolo non vivono più qui. E non possono insegnare ai politici ad “ascoltare” le angoscianti incognite che ha ancora di fronte la gente che li ha votati. Non si rendono conto della nuova e decisiva responsabilità che hanno al tempo del Covid. Soprattutto il centrosinistra, che dopo la sortita di Renzi, ormai solo riunito tutto in un unico grande progetto, potrà tornare credibile e farci sperare.