I cittadini hanno fatto quello che hanno potuto: qualcuno ha piantato alberi pochi anni fa, mentre altri hanno lasciato qualche sedia sotto le giovani chiome. L’area verde tra via Casilina e via Aufidio Namusa è lasciata al buon cuore di chi vive lì. Dalla strada consolare si entra da molti varchi fatti da chi ha voluto rompere la rete tra un paletto e l’altro, con camminamenti improvvisati che testimoniano un passaggio quotidiano. Lo scrive ‘’Il Messaggero’’.
E gli ospiti di questo spazio che arriva fino alla stazione della metropolitana del quartiere Alessandrino sono principalmente i giovani che cercano di fare qualche corsetta, i cani e i loro padroni. Gli alberi dalle chiome basse fanno giusto un po’ d’ombra per chi deve far sgranchire le zampe ai propri animali.
Franco è uno di loro. Ogni mattina e ogni sera arriva qui con Noah. Loro due, tutti i giorni, si fanno strada passando attraverso i piccoli sentieri di terra battuta. «Abito a Roma da circa 30 anni, quando venni qui mi dissero che questo posto sarebbe diventato un gioiello, invece è ridotto ¡n uno stato pietoso – racconta a ‘’Il Messaggero’’ mentre lascia correre il cane – Potrebbero realizzare qui un piccolo campo sportivo per i tanti ragazzi dei quartieri qui vicino, invece non ce n’è ombra.
L’insieme di questi palazzi compone una città nella città, totalmente abbandonata. Basterebbe un po’ di cura, invece ogni tanto vedo proprio in questa area verde passare qualche serpente e qualche topo, probabilmente spinti a uscire dai rifiuti che vengono gettati». Tra il verde anche una batteria di fuochi d’artificio buttata tra le erbacce lasciate incolte.
Mentre Franco si lascia andare all’amarezza, e Noah si guarda attorno odorando a terra, un ragazzo si intrufola da via Casilina passando da uno dei varchi. E’ una corsa ad ostacoli, la sua, perché i vialetti a tratti sono sconnessi: solo il continuo passeggiare riesce a tracciarli e a definirli
«Solitamente entro passando dall’unico ingresso più dignitoso, quello su via del Grano. Tutti gli altri sono pezzi di rete rotta, con la parte su via Nafusa che è in condizioni ancor peggiori – racconta – Bisognerebbe realizzare accessi sicuri proprio di fronte a quella zona densamente abitata. Questo spazio verde sarebbe davvero splendido per tutti se fosse più curato e reso accessibile ai bambini con spazi dedicati. Invece, dobbiamo arrangiarci come e possiamo». Giampiero Valenza RIPRODUZIONE RISERVATA LA RECINZIONE È STATA ROTTA IN DIVERSI PUNTI ROVI E PIANTE MAI POTATE DA TANTI ANNI LE INIZIATIVE DI RESIDENTI E RUNNER «ABBIAMO PIANTATO QUALCHE ALBERO E LO PULIAMO, MA NON BASTA» L’area verde abbandonata tra via Casilina e via Aufidio Namusa -tit_org- Casilino, erba alta e rifiuti: l’unico parco è abbandonato