Degrado: Cornelia, il parcheggio abbandonato è una discarica a cielo aperto

Le prime tre rampe trasformate in ‘’cassonetti’’ con immondizia non rimossa da tempo nonostante i solleciti dei residenti. Il Campidoglio avvia pratiche per aprire il parcheggio ma non rimuove i rifiuti

foto da google maps

Per chi passa con l’auto per la prima volta da piazza dei Giureconsulti quella “P” di parcheggio sembra un miraggio. Invece ormai da 15 anni chi è imbottigliato nel traffico in quella zona sa che è una lettera che ha il sapore amaro di una delusione,

I posti auto interrati che sarebbero serviti come nodo di scambio con la linea della metropolitana A sono chiusi da una cancellata e non c’è verso di vederli riaprire a breve. Proprio le tre rampe lunghe qualche decina di metri sono oggi uno dei luoghi del degrado della città, trasformate in grandi cassonetti all’aperto. In una c’è una distesa di bottiglie di birra ridotta in frantumi e, proprio davanti alle grate sono stati lasciati rifiuti di ogni genere, col tempo ormai diventati indistinti. Un uomo, proprio accanto all’edicola, si ferma a guardare. Alza gli occhi al cielo, allunga un braccio e commenta: “II parcheggio è cosi da anni, ma è assurdo che nessuno sia venuto qui a dare una pulita a tutta questa catasta di rifiuti”.

Il nodo di Cornelia – scrive ‘Il Messaggero’ – doveva essere un fiore all’occhiello della mobilità capitolina: nel 2001 venne inaugurato ma è stato chiuso quasi subito. Sette piani sotterranei per 650 posti auto: diversi miliardi di lire di investimento per creare una struttura tutta hi-tech per il post-Giubileo del 2000.

Proprio l’automatizzazione ha iniziato a vacillare da subito. Il sistema aveva palesato tutti i suoi difetti causando persino rallentamenti in superficie. Così , nel 2006, il parcheggio ha chiuso i battenti, con buona pace di tutti i pendolari che da Roma Nord e dal litorale cercavano un posto auto per andare in centro città.

“Nei sette silos 200 posti auto avevano un’altezza di 1,70 m e 450 di un metro e mezzo- spiega a ‘Il Messaggero’ Danilo Amelina, presidente del Comitato di quartiere Aurelio Roma XIII – Il servizio di ascensori che avrebbe fatto parcheggiare le automobili venne sperimentato per 6 mesi. Era però un meccanismo troppo farraginoso e lento, che impiegava circa due minuti per ogni mezzo che doveva essere messo nello stallo: si fecero lunghe file, anche di 200 metri, proprio su via Boccea”.

Il presidente del Comitato racconta di aver proposto sin dal 2013 alle diverse amministrazioni che si sono susseguite al Campidoglio la chiusura di cinque dei sette piani così da avere almeno una versione ridotta (ma funzionante) di un parcheggio.

L’amministrazione guidata dalla sindaca Raggi ha deciso di prendere in mano la questione. “L’assessore ha fatto una verifica convalidando la nostra idea – dice Amelina – Risolverebbe molto, avremmo 250 posti auto in più. Meglio di niente”. Fanno sapere dal Campidoglio che l’iter per la riapertura del parcheggio di Cornelia sta andando avanti.

È in corso di istruttoria il progetto tecnico ed economico di fattibilità che è stato presentato da un operatore privato per la sua rimessa ¡n servizio. Roma Capitale sta eseguendo tutte le verifiche tecniche sulla documentazione trasmessa che permetteranno l’approvazione del progetto in Giunta e il riconoscimento del pubblico interesse.

Dopo questo si potrà procedere con la gara e, quindi, tornare riaprire i cancelli del nodo di scambio. Nel frattempo, però, le rampe restano sporchee invase dai rifiuti.

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