Dopo bufera su Campidoglio lascia compagna assessore

Raggi lo aveva chiesto. Fronda 5s, sindaca chiarisca

Mentre non si placano le polemiche politiche, al livello amministrativo sembra volgere al termine la vicenda dell’assunzione della compagna dell’assessore al Bilancio di Roma Gianni Lemmetti nello staff di un suo collega. Silvia Di Manno, la donna in questione, ha rassegnato le dimissioni dal suo incarico, con effetto immediato, dando seguito alla richiesta della sindaca Virginia Raggi.

Secondo quanto riferito, infatti, la prima cittadina non aveva partecipato alla riunione di giunta in cui era stata deliberata la nomina e si è infuriata per questa assunzione. Il consigliere di FdI Francesco Figliomeni intanto chiede al presidente dell’Assemblea capitolina Marcello De Vito che oggi Raggi vada in Aula a riferire sulle nomine, “in particolare, su quelle della Di Manno e di Battaglini”.

Figliomeni ha, infatti, presentato una nuova interrogazione “per chiedere conto della legittimità dei requisiti e titoli indicati nella nuova delibera di giunta che attribuisce a Cristiano Battaglini, dello staff dell’assessore Lemmetti, uno stipendio di circa 91.000 euro annui. Questo rampante diplomato toscano aveva già sollevato molte polemiche nel 2017, nel momento in cui l’assessore Lemmetti gli aveva affidato il primo contratto di consulenza a circa 40.000 euro annui. Fa discutere però questo ulteriore stratosferico aumento di stipendio”.

Dalla Lega il consigliere Davide Bordoni preannuncia un esposto alla Corte dei Conti: “Non c’è solo la compagna di Lemmetti, la Raggi blocchi tutte le assunzioni elettorali, il blitz in giunta andato in scena ‘all’insaputa della sindaca’. L’ennesima e continua umiliazione per i dipendenti capitolini e per le tasche dei romani”. Sul caso intervengono anche i coordinatori di Iv Roma Marco Cappa ed Eleonora De Santis secondo cui “le dimissioni della compagna dell’assessore Lemmetti confermano l’immagine di un’Amministrazione 5 stelle ormai ai titoli di coda”.

La spina nel fianco, tuttavia, è la presa di posizione di tre consiglieri M5s, della cosiddetta ‘fronda’ che alla Raggi preferirebbe un candidato sindaco unitario di un’alleanza progressista: “Trasparenza a 5 Stelle. La sindaca e la giunta facciano immediata chiarezza sulle ultime nomine venendo in assemblea Capitolina a spiegare come si sono svolti i fatti e di chi sono le responsabilità. Ci aspettiamo qualcosa di più rispetto ad annunci di revoche e giustificazioni legate ad assenze. Il sindaco ha la responsabilità di tutte le decisioni assunte dalla Giunta”, l’affondo su Fb.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014