Finalmente Zangrillo deve per forza fare retromarcia.
Di fronte alla crescita esponenziale del virus e con il suo Paziente Ultra- Vip (Berlusoni), accasciato in un letto del San Raffaele preda illustre del Covid, le sue sciagurate affermazioni televisive e non, ora devono togliergli, quantomeno, il sonno.
Il prof non si pente e non si scusa ma rilascia questa dichiarazione molto “levigata”: “Il coronavirus clinicamente morto? (fu) Un’espressione stonata”.
Stonata, Zangrillo? Ma di cosa parliamo? Nell’Italia del baratro economico, delle scuole incerte sulle riaperture, della mascherina ad oltranza, dei ricoveri e dei contagi galoppanti, questa dichiarazione è il classico caso “di tacon peso del buso”* .
Quando il prof, più che ottimista e per niente virologo/ immunologo, pronunciò il suo fatale punto di vista creò una tale confusione negli Italiani che non seppero più a chi credere. Tra l’OMS che dichiara la PANDEMIA e tempi lunghissimi per uscirne e lo Zangrillo che afferma che “il virus è clinicamente inesistente“, bè, per il prof, c’era di che chiudersi nell’ombra e non uscirne mai più.
Male, molto male fece il Prof con le sue parole convinte e ribadite alla prima inquadratura disponibile. Da lì, forse, prese il via il pensiero No Mask e le estremizzazioni livello bettola di Salvini.
Fatto sta, esimio prof Zangrillo che, nonostante tutta la sua inopportuna e leggiadra visione di questa nuova malora che affligge il mondo, ora si trova a contare e contenere i danni che “l’inesistente Covid” travolge tutta la famiglia Berlusconi.
Come ce lo spiega e come lo spiega ai Vip (Very Important Patients) questa positività al virus che non c’è?
*è peggio la toppa del buco
(foto ANSA)