“È un’ottima notizia l’accettazione da parte del Governo dell’Ordine del giorno dedicato al sostegno del Sistema fieristico. L’Odg proposto da Benedetta Fiorini, Segretario della Commissione Attività produttive della Camera – commenta l’Amministratore unico e Direttore generale di Fiera Roma Pietro Piccinetti -, impegna l’esecutivo a istituire un fondo che ristori almeno in parte le gravi perdite subite dalle fiere italiane a causa del Covid 19.
Secondo Piccinetti è un importante segnale di attenzione verso un comparto che è una leva economica e di internazionalizzazione fondamentale per l’Italia ed è drammaticamente colpito dall’emergenza. ‘’Ora speriamo che il Governo – continua – dia seguito con fatti concreti, per non mettere a repentaglio la sopravvivenza di un settore di eccellenza, a discapito di tutto il Sistema Paese”.
‘’Già in Danimarca e in altri paesi dell’Unione Europea – dichiara Piccinetti a European Affair.it – è stato istituito un fondo attraverso i finanziamenti europei per risarcire almeno parzialmente il sistema fieristico di quanto perso da annullamenti e posticipi degli appuntamenti in calendario. Questa mi sembra anche per l’Italia la strada migliore per supportare un settore che rischia seriamente di chiudere i battenti. Speriamo che il governo prenda seriamente in considerazione la questione e non ci lasci soli’’.
Piccinetti ricorda poi che ‘’Fiera Roma’’ ha gia messo a punto protocolli di sicurezza del tutto efficaci, sia per le manifestazioni fieristiche, che per convention e congressi,che per concorsi. ‘’Da settembre – annuncia – ripartiranno alcune manifestazioni “fisiche”, prevalentemente quelle a carattere nazionale e locale: per quelle internazionali purtroppo dovremo aspettare la primavera del 2021. Tristemente, come tutti sanno, ci sono delle nazioni che stanno vivendo il picco della pandemia e per ovvii motivi di salute pubblica anche i collegamenti aerei sono vietati. Le grandi Fiere e i grandi congressi sono tutti a carattere internazionale, per questo motivo abbiamo assoluta necessità di un supporto vero e concreto, per noi della meeting industry il 2020 è stato completamente azzerato’’.
Infine l’Amministratore unico sottolinea che la fiera dà indirettamente lavoro a oltre 2000 persone, oltre ai circa 70 dipendenti diretti, tutti lavoratori che al momento rischiano il loro
posto e hanno contraccolpi economici seri. ‘’ Inoltre, per valutare il danno per il territorio- aggiunge – basti pensare che ogni euro speso in fiera rappresenta, secondo accreditati studi economici, circa 10 € di indotto: considerato che da metà febbraio a oggi il fatturato è nullo, con una perdita diretta per Fiera Roma di circa 13 milioni di euro, è facile calcolare anche il danno per il territorio. Il turismo vale il 13% del pil italiano e rappresenta il 15% dell’occupazione del nostro Paese; il turismo business – composto prevalentemente da quello fieristico e congressuale – è il ramo più ricco del comparto: siamo certi che il Governo metterà in campo ogni misura utile ad aiutare questa macchina a ripartire, solo così l’Italia potrà superare questo drammatico momento.’’