Lo scrittore Corrado Augias chiede alla sindaca Raggi la rimozione dei banchi di orribili cianfrusaglie che oltraggiano Roma.
Uno dei monumenti più famosi e spettacolari, come Fontana di Trevi, vanto della Capitale, vive l’oltraggio quotidiano di indecorosi contenitori di cianfrusaglie e di un ristoro a volte meno che mediocre. Lo denuncia ‘’La Repubblica’’ con un articolo nella Cronaca di Roma e un fondo firmato da Corrado Augias.
‘’Ho piena memoria – scrive Augias – del percorso di quei carrozzoni; ricordo un inizio che direi discreto, quasi si volessero saggiare con prudenza i confini della tolleranza; poi, accertata l’assenza di ogni pericolo, dimensioni e assortimento di articoli a mano a mano più vasti, l’esplosione più sfacciata, la prova evidente di una città abbandonata a sé stessa’’.
Agli urtisti, una sorta di ambulanti che 150 anni fa girava intorno a San Pietro con una cassetta appesa al collo piena di immagini di santi, papi, madonne e rosari, sono state concesse, dalla scorsa giunta Marino, con una rotazione di 15 giorni, due postazioni di non più di due metri di fronte a Fontana di Trevi.
Col passare degli anni quelle postazioni hanno finito per occupare uno spazio più che doppio, senza contare l’ingombro del magazzino che hanno alle spalle. La merce esposta è paccottiglia pura e di ogni genere: dal Colosseo in miniatura alla Torre di Pisa, dai magneti ai portachiavi, nonché una sfilata di statuine con i soggetti più disparati dal David di Michelangelo, a Putin, Icardi…
‘’Mettiamo tutto da parte – scrive Augias rivolgendosi al Sindaco Virginia Raggi – i predecessori, i soldi, la corruzione, l’inefficienza, una popolazione che sembra aver perso ogni amore per questa città gioiello. Messo tutto da parte resta una domanda: che ci vuole a togliere di mezzo quegli osceni baracconi? Non tra un mese o tra una settimana, domani mattina. In nome della legge e se la legge dovesse essere d’impaccio, in nome di Roma, che non può essere oltraggiata’’.
Ma oltraggiata in mille modi, aggiungiamo noi, e non solo la Città, in quanto tale, ma i residenti e le migliaia di turisti che non possono più nemmeno passeggiare tranquillamente nel Tridentino per il pochissimo spazio rimasto a disposizione fra una fila di tavolini e l’altra. Braccati e fermati continuamente dagli acchiappini che di giorno in giorno si fanno più audaci e sfrontati. Il menù, unto e bisunto, è usato come un’arma impropria che ti sventolano sotto il naso dopo averti sbarrato il passo. Fra via delle Carrozze e via della Croce ormai è vergogna pura.
Anche i negozi sono, per lo più, di bassissimo livello come se i commercianti fossero convinti di aver a che fare con possibili acquirenti privi di gusto, di un minimo di intelligenza e di danaro da spendere. Pochi metri più in là, invece, c’è via Condotti dove il lusso dovrebbe essere padrone indiscusso. Ma la sua posizione la rende persino stridente con il resto dell’ambiente che la circonda. E non può più contare su alcun fascino ed esclusività. Anche a questo inarrestabile deterioramento del Centro Storico (p.zza di Spagna in primis) dovrebbe pensare il Campidoglio.
Gli “urtisti” hanno, oggi, molte facce diverse: venditori di acqua, di rose, di pizze surgelate, centurioni, buttadentro, caldarrostai, guide turistiche improvvisate e abusive, affitta hoverboard (senza assicurazione) e avanti all’infinito… Roma nostra “accannata” a se stessa!!!
foto: La Repubblica