Giubileo 2025, il punto. Moratoria sfratti? Per ora non se ne fa nulla

CEI e Sant’Egidio spingono affinché la questione casa diventi prioritaria in vista dell’Anno Santo. Solo a Roma circa 3.000 sfratti ogni anno

La Chiesa italiana, la Conferenza Episcopale Italiana, spinge per una moratoria degli sfratti per il Giubileo del 2025. Ma al momento questa ipotesi non sembra trovare sponda nella maggioranza. In Italia, la questione casa coinvolge 40 mila famiglie sfrattate con sentenza ogni anno, 983 mila famiglie in povertà  assoluta in affitto, 650 mila famiglie nelle graduatorie per una casa popolare. Nel Lazio ogni anno vengono effettuati mediamente 3.500 sfratti, di cui i due terzi a Roma, non meno di 30 mila famiglie hanno richiesto il contributo affitti. Anche per questo la Comunità di Sant’Egidio ha già chiesto per il Giubileo un fondo contro la povertà assoluta, che abbia la casa al suo centro.

Unione Inquilini: dal governo nessun aiuto per il piano casa

Silvia Paoluzzi, segretaria nazionale dell’Unione Inquilini, è critica sulla politica dell’esecutivo sugli sfratti. Paoluzzi afferma che “la legge di bilancio del Governo Meloni/Salvini è  chiarissima: azzera per il secondo anno consecutivo i fondi contributo affitto e morosità  incolpevole; non destina un centesimo di euro al recupero delle 90 mila case popolari oggi chiuse per assenza di manutenzioni; toglie a 200 mila famiglie il reddito di cittadinanza e l’allegato contributo affitto. Infine amaro in fondo, propone all’articolo 56 della legge di bilancio un auspicabile intervento di contrasto al disagio abitativo con interventi condivisibili e linee guida emanate entro 4 mesi, peccato però che destina a ciò  cento milioni di euro ma disponibili 50 nel 2027 e 50 milioni nel 2028. Vi sembra serio definire linee guida su positive attività  di contrasto al disagio abitativo ma finanziate con risorse disponibili tra 4/6 anni?”.

Legacoop: contro gli sfratti serve edilizia pubblica 

Il tavolo casa convocato dal ministro delle Infrastrutture Salvini lascia perplessi pure LegaCoop Abitanti. “La nostra proposta – dice la presidente Rossana Zaccaria – prevede la realizzazione di alloggi di edilizia residenziale sociale con un impegno di risorse proprie pari al 60% e della leva pubblica al 40%, consentendo canoni di locazione di circa 450 Euro al mese o la vendita a circa 2.800 euro a metro quadro per un alloggio tipo di 70 metri quadri. Inoltre, come ha ribadito il ministro Salvini nel corso dell’incontro, l’esperienza della cooperazione di abitanti garantisce, oltre alla piena occupazione degli alloggi, la redditività certa, dati i bassi livelli di morosità (inferiore al 3%) e, nello stesso tempo, consente l’efficiente manutenzione degli immobili evitando la necessità di ingenti risorse per la loro riqualificazione”.

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