È andato giù alle 11:24 in punto l’ultimo muro, il cosiddetto diaframma, per il prolungamento del sottopasso di lungotevere in Sassia che consentirà la pedonalizzazione di piazza Pia che collega Castel Sant’Angelo con piazza San Pietro e quindi con il Vaticano. Si tratta dell’opera più importante tra quelle giubilari, l’investimento aggiornato ammonta ad 85 milioni di euro.
Sono stati già realizzati i 500 pali laterali e i due grandi collettori fognari sono stati spostati e arrivano a una camera di confluenza che ha una portata di 10 metri cubi al secondo, lambisce i muraglioni e si innesta nel sottovia. Questi lavori consentono di procedere negli scavi senza interferenze. Saranno realizzate gradonate e due fontane in superficie, l’opera sarà arricchita anche di significati religiosi. In questi mesi sono stati dislocati 400 metri quadri di reperti archeologici, resta una piccola parte da dislocare dell’epoca di Caligola. Entro dicembre l’opera sarà inaugurata ed entro fine anno sarà completato anche il progetto di superficie.
L’abbattimento del diaframma nel cantiere di piazza Pia “è un passo avanti fondamentale di questa opera che è riuscita a superare bellissimi sorprese, a dimostrazione che nonostante i ritrovamenti archeologici si riesce a coniugare rapidità ed efficienza delle opere con salvaguardia dei beni archeologici”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri arrivando a piazza Pia in occasione dell’abbattimento dell’ultimo muro per il prolungamento del sottopasso.