Sottopasso di piazza Pia, il cantiere va avanti nonostante lo scheletro

Giubileo 2025. Da due giorni è emerso uno scheletro lungo la rampa che porterà al tunnel. Ma ritrovate anche mura e un mosaico

Il cantiere del sottopasso di piazza Pia
Il cantiere del sottopasso di piazza Pia

I lavori per il prolungamento del sottopasso di piazza Pia non subiranno ritardi, dopo il ritrovamento di uno scheletro a circa 5 metri dal piano stradale. Nostre fonti affermano che le ossa potrebbe essere rimosse già nelle prossime ore. Da un primo rilevamento sembra essere un uomo dell’ottavo o del settimo secolo, e ritrovato in una fossa, dunque una sepoltura. Il cantiere comunque si dovrebbe chiudere come previsto: ai primi di dicembre, giusto in tempo per il Giubileo del 2025.

Mura e ambienti vari rinascimentali sotto il piano stradale 

Di solito in questi casi le ossa vengono asportate e consegnate a un esperto del settore per uno studio. In realtà lo spazio dove è iniziato lo scavo della galleria ha portato alla luce tutta una serie di reperti, anche se non di valore estremo. In primo luogo mura e ambienti di varia natura, probabilmente di origine tardo rinascimentale. Ritrovato anche un mosaico, sembra di epoca romana. Gli archeologi stanno studiando quanto emerso, e quello che potrebbe essere di pregio sarà asportato e immagazzinato. Bisogna contare che in quella zona erano presenti della vecchia spina di Borgo, abbattuta quando fu fatta via della Conciliazione.

Posato il tetto del sottopasso di piazza Pia

 I reperti sono stati trovati un quella che sarà la rampa per accedere al nuovo tunnel, che partirà da largo Giovanni XXIII e dunque si ricollegherà al vecchio sottopassino sotto lungotevere in Sassia, realizzato durante il Giubileo del Duemila. Nel frattempo è stato quasi completato il nuovo collettore fognario, un’opera fondamentale perché andava a intralciare il nuovo sottopasso di piazza Pia. Pronto anche il soffitto della galleria, sotto al quale però non si è cominciato ancora a scavare, e dunque bisognerà capire che cosa si troverà là sotto.

Anche in passato ritrovamenti archeologici 

Ma la presenza di resti di precedenti anni, anche in quella zona, non è una novità. Durante la costruzione del parcheggio del Gianicolo, nel realizzare una delle rampe di entrata finora ritrovate parti della residenza di Agrippina. La residenza fu letteralmente spostata e i lavori continuarono. Cosa simile avvenne per il sottopassino di lungotevere in Sassia. Anche là fu ritrovare delle ossa, provenienti molto probabilmente dal vicino antico ospedale in Sassia. Nel Medioevo infatti si seppelliva in città, laddove si poteva. 

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