Gualtieri su mancata registrazione bimbo con due madri: “Non è una scelta politica”. E sollecita il Viminale

Il sindaco di Roma ha chiesto agli uffici capitolini di scrivere al ministero dell'Interno per chiedere, "in attesa di un auspicabile intervento normativo del parlamento" di permettere ai Comuni di tutelare "gli interessi dei minori" e rispettare "i diritti della coppia omogenitoriale"

Non si placano le polemiche dopo che gli uffici del Comune di Roma non hanno accolto la richiesta di due donne sposate in Francia di trascrivere in maniera integrale l’atto di nascita del loro figlio, registrato a Parigi con l’indicazione di entrambe le donne come madri del piccolo.

Sulla vicenda è intervenuto lo stesso sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha chiesto agli uffici capitolini di scrivere al ministero dell’Interno per chiedere, “in attesa di un auspicabile intervento normativo del parlamento, di riconsiderare le istruzioni agli uffici anagrafici, distinguendo tra fattispecie chiaramente incompatibili con il quadro normativo vigente e altre che appaiono meritevoli di diverso trattamento a tutela degli interessi dei minori e del rispetto dei diritti della coppia omogenitoriale, come quella del caso della parziale trascrizione dell’atto di nascita di un bambino nato all’estero e figlio di una coppia di donne”.

Il caso – come riportato da diversi organi di stampa – riguarda la parziale trascrizione dell’atto di nascita del bambino e il Campidoglio precisa che non c’è stato un rifiuto da parte degli uffici anagrafici, dettato da scelte politiche dell’amministrazione, ma che gli uffici hanno potuto procedere alla sola trascrizione parziale dell’atto in applicazione di una chiara circolare del ministero dell’Interno che espressamente prescrive che “è possibile procedere alla trascrizione soltanto parziale di un provvedimento straniero che dichiari il rapporto di genitorialità di coppie dello stesso sesso”.

Come è noto, spiegano fonti del Campidoglio, gli uffici anagrafici in queste funzioni sono ufficiali di governo e organo periferico del ministero dell’Interno e sono quindi tenuti per legge a seguire le indicazioni del Viminale. Il Campidoglio ritiene tuttavia che la circolare del Viminale confonda fattispecie tra loro diverse come, da un lato, la trascrizione di atti formati all’estero e la formazione di atti in Italia e, dall’altro, maternità biologica e differenti percorsi di genitorialità non consentiti dalla legge. Per questo, su input del Sindaco Gualtieri, gli uffici capitolini hanno scritto al ministero dell’Interno.

L’amministrazione guidata da Roberto Gualtieri, concludono dal Campidoglio, sostiene con forza e convinzione un ampliamento della sfera dei diritti ed è impegnata affinché ci siano passi in avanti formali e solidi che non espongano le persone a regole imprecise e precarie Roma Capitale è quindi a fianco della coppia e chiede quindi di poter completare la trascrizione dell’atto.

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