Roma Nord ha un problema. Un problema che si chiama Galleria Giovanni XXIII. Dovrebbe servire a snellire il traffico, ma non è così. Ogni volta che il tunnel viene chiuso al traffico per qualche problema, incidente o manutenzione che sia, la viabilità locale va letteralmente in tilt. Come in questi giorni. A causa della sostituzione delle luci in galleria, la Giovanna XXIII, aperta nel 2000 in occasione del Giubileo, è chiusa nel tratto a salire, più o meno dall’altezza dello svincolo per via Pieve di Cadore, fino alla fine. Risultato, traffico paralizzato nel raggio di 2 chilometri quadrati, anche solo per andare a comprare un litro di latte. I residenti, furiosi, si chiedono soprattutto una cosa. Perché i lavori vengono fatti di giorno quando la galleria dovrebbe essere aperta e non di notte? E perché servono due settimane per sostituire delle lampadine? Misteri della Roma grillina.
Una residente su tutti si è fatta sentire: la vice presidente dell’Assemblea regionale Pd Lazio, Ileana Argentin: “la chiusura della galleria Giovanni XXIII impedisce la mobilità, non c’è possibilità di muoversi in automobile se non facendo ore di traffico, anche solo per 300 metri. Oggi, con la fine di tutti i ponti festivi, siamo arrivati all’apoteosi: gli autisti sembrano impazzire i clacson suonano continuamente e i negozianti sono penalizzati fortemente nel loro lavoro a causa dell’enorme traffico”.