Il Virus WEST NILE o Febbre del Nilo è arrivato anche in Lazio.
I primi 3 casi si sono registrati a Latina in una zona quasi al confine con Velletri. Per fortuna nostra i soli ad esserne colpiti, per ora, sono stati 3 cavalli di un allevamento di Cisterna.
Un duro colpo per la nostra regione che fino ad oggi pareva realmente lontana centinaia di km dalle zone maggiormente a rischio. A noi romani bastavano e avanzavano le zanzare nostrane e la zanzara tigre, ormai ospite odioso delle nostre estati. Accertata la diagnosi, per i cavalli e per l’allevamento, sono scattate le misure di prevenzione e cura. Le solite precauzioni (no acqua stagnante sui balconi e intorno casa), repellenti per ambienti e parti del corpo più esposte, sono, in questo caso più valide e salvifiche più che mai. Va rivalutato e usato il puzzolente zampirone. Accortezza per i seminutili prodotti omeopatici, esotici e bio come per le piante aromatiche sul balcone.
Bisogna stare accorti con questo virus West Nile anche e soprattutto perchè non esiste un vaccino ad hoc. La febbre del Nilo non si trasmette da persona a persona. Ma il virus colpisce soprattutto il singolo soggetto e gli animali che a loro volta si fanno portatori della malattia. Non grave in genere il decorso della malattia (simile ad un’influenza), ma pericoloso in persone con basse difese immunitarie o per i grandi vecchi.
La zanzara West Nile punge soprattutto nelle prime ore della giornata e al calar del sole. In ogni caso le autorità sanitarie hanno decretato lo stato di preallerta.