E’ rientrato l’allarme per l’incendio divampato lunedì mattina in una discarica abusiva ad Ardea, nella provincia a sud est di Roma. A prendere fuoco pneumatici accatastati e rifiuti vari. Il rogo ha generato una grossa nuvola nera di fumo che si temeva potesse essere tossica, con il rischio di ricadute di diossina sul terreno. Ma i dati dei rilevamenti effettuati da Arpa Lazio, sul luogo dell’incendio di due giorni fa, fanno rientrare l’allarme. Lo rende noto la Regione Lazio. Infatti, la concentrazione di sostanze potenzialmente nocive “è tornata ai valori normali nel giro di 48 ore. Quindi non risultato motivi di preoccupazione per la cittadinanza”, fa sapere la Regione. C’è però da considerare, come si verifica in situazioni di questo genere, che nelle prime ore si è registrato un aumento di benzopirene e di policlorobifenili (Pcb), sostanze che vengono prodotte dalla combustione di materiale eterogeno composto per lo più da vari tipi di plastiche, come quelli presenti sul posto.
“Allarme rientrato, i dati registrati da Arpa Lazio ci rassicurano e non sussistono motivi di preoccupazione per i cittadini di Ardea. Grazie al rapido intervento da parte dei Vigili del fuoco, che hanno domato velocemente le fiamme, si è trattato di livelli non preoccupanti. Nei prossimi giorni proseguiranno comunque i monitoraggi a cura di Arpa Lazio. Ovviamente, per precauzione, continuiamo a tenere la situazione sotto controllo”, dichiara l’assessore all’Ambiente della Regione Lazio, Elena Palazzo. Intanto, nei giorni scorsi, la Procura di Velletri ha aperto un fascicolo contro ignoti, ipotizzando il reato di incendio, ed è possibile che al capo di accusa venga aggiunto il dolo. L’indagine degli inquirenti chiarirà se la dinamica è compatibile con un rogo accidentale.