Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri all’ospedale Sant’Eugenio ad incontrare in forma privata le famiglie dei 4 feriti dell’incendio al pratone di Torre Spaccata, dove ha appena terminato un sopralluogo.
Nel corso del punto stampa il sindaco ha definito “eroi” i feriti, e ha spiegato la dinamica del loro ferimento: “Abbiamo visto dove il Graelion (mezzo antincendio, ndr) ha preso fuoco, peraltro uno dei nostri mezzi migliori. Erano a presidiare le abitazioni per respingere il fuoco ma con una rapidità fuori dal comune l’incendio li ha circondati, al di là della linea tagliafuoco. Questo ha reso la loro situazione disperata. Questa dinamica è anche essa un oggetto di indagine. È drammatico immaginare come questi eroi si siano trovati subito il fuoco addosso. Un danno alle persone, una ferita alla citta e un danno ambientale prezioso in una citta che ha bisogno di verde. Siamo al confine del parco di Centocelle, che stiamo sistemando”.
Gualtieri, a Pratone di Torre Spaccata no a edificazione massiccia
Siamo “contrari all’edificazione massiccia nel pratone di Torre Spaccata. Ma è un’area privata della Cassa depositi e prestiti (Cdp), in genere si lavora con la proprietà per una soluzione che realizzi grandi parchi”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri in occasione del sopralluogo nell’area tra Cinecittà e Torre Spaccata dove è divampato il maxi-rogo del 21 agosto scorso. Sul futuro del luogo, il sindaco si esprime contrario a “una edificazione massiccia nel pratone di Torre Spaccata ci vedrebbe contrari. Qui il Prg prevede comunque l’edificabilità: teoricamente si potrebbe fare anche un centro commerciale. Noi comunque abbiamo sempre detto no all’edificazione massiccia. È un’area privata del Cdp che sulla base del prg vigente doveva essere edificata, poi è stata oggetto di un’altra ipotesi di sviluppo: l’ampliamento degli studi di Cinecittà, in particolare gli studi per le riprese all’aperto, assieme a altre attività del Cdp. Poi l’ipotesi si è fermata e questa area è rimasta sotto custodia della proprietà, in attesa di capirne il futuro. Era un progetto Pnrr, ma non di quelli in capo a Roma Capitale”.
Gualtieri, sul progetto, ha osservato che “seppie fallito non per causa nostra, due terzi di 50 ettari sarebbero rimasti a verde per gli studi all’aperto, l’edificazione sarebbe stata molto limitata e il resto sarebbe stato parco attrezzato. Comprare il terreno come Campidoglio? L’acquisto sarebbe molto costoso – conclude il sindaco – ritengo parecchie decine di milioni: non avremmo le risorse per comprare tutti i terreni. In genere si lavora con la proprietà per una soluzione che realizzi grandi parchi. Noi possiamo fare di tutto per rendere forte l’infrastruttura ecologica della zona”.