L’immagine sembra rappresentare un luogo da poco colpito da un’alluvione. Una strato di fango che, come si può vedere dalla foto pubblicata sul sito Salvaiciclisti-Roma, rende difficoltosa sia la pedalata che una semplice passeggiata sul Tevere. Siamo a Roma, all’altezza di Castel Sant’Angelo. Nonostante le apparenze inducano a pensare che qualche cataclisma si sia abbattuto da poco sulla Capitale, quel residuo di fango, acqua e detriti è frutto dei grandi acquazzoni del mese scorso, alimentanti da qualche sporadica pioggia dicembrina:
Lo scenario è desolante per i turisti ma soprattutto per chi vive a Roma e utilizza quello spazio per muoversi con la bicicletta, fare una passeggiata o un po’ di running.
A testimoniare quanto il problema sia datato, c’è un post fotografico di Regina Ciclarum di fine novembre 2019 che presenta una situazione analoga. Con l’aggravante che, due settimane fa, gli acquazzoni erano più recenti:
Tanti i commenti desolati da parte di ciclisti o di semplici commentatori. E se c’è chi testimonia sulla propria pelle – e sulla propria bici – l’esperienza da dimenticare, c’è chi fa un discorso più ampio sul modo con cui è trattata la passeggiata del Tevere.
“Poi però l’estate tutta vita. Ah, no, spetta, d’estate mettono le bancarelle. Praticamente la ciclabile sul Tevere la puoi usare due mesi l’anno, a settembre e a maggio” racconta sarcastico e amareggiato un utente su Facebook.