Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, replica alle polemiche sollevate in questi giorni dagli architetti, i quali hanno lamentato troppe nomine provenienti da altre città in ruoli strategici per lo sviluppo urbanistico della città.
Con una lettera al presidente dell’ordine degli architetti di Roma, Alessandro Panci, pubblicata sul quotidiano “Il Tempo”, Gualtieri chiarisce che “il valore di un contributo al rilancio di Roma non si misura con il criterio della residenza” e che “il cuore e l’autentico motore di questo progetto sarà costituito dal lavoro di dieci giovani professioniste e professionisti under 35 con percorsi accademici di eccellenza e con specifiche esperienze di studi e ricerche su Roma”.
“Sento il dovere e la necessità di chiarire la posizione dell’amministrazione capitolina sulla scelta di avviare, con la delibera proposta dall’assessorato all’Urbanistica e approvata in giunta venerdì, il percorso per la costituzione del Laboratorio Roma 50 – il Futuro della Metropoli Mondo, che nasce per aggiungere un ulteriore strumento alle molte azioni sulla rigenerazione urbana già intraprese dall’amministrazione – scrive Gualtieri -. Vorrei sottolineare, innanzitutto, che il percorso e il metodo che abbiamo seguito è assolutamente trasparente e legittimo. Quello affidato all’architetto Stefano Boeri è un semplice incarico di consulenza per contribuire all’elaborazione di una visione futura per la nostra città. Abbiamo raccolto la sua idea di un Laboratorio che ci aiuterà a elaborare e integrare conoscenze, idee e studi su Roma. Il cuore e l’autentico motore di questo progetto sarà costituito dal lavoro di dieci giovani professioniste e professionisti under 35 con percorsi accademici di eccellenza e con specifiche esperienze di studi e ricerche su Roma, a garanzia della conoscenza della ricchezza e complessità della città, che saranno selezionati con un apposito bando”.
Secondo Gualtieri “la freschezza e vivacità delle giovani e dei giovani professionisti selezionati contribuirà all’impegno dell’amministrazione per definire un modello urbano all’avanguardia, in vista di appuntamenti fondamentali come Giubileo ed Expo e in relazione a molti temi globali a cui Roma, al pari di altre metropoli, è chiamata a rispondere e che richiedono un lavoro enorme di ricerca, analisi e confronto. Un lavoro che questa amministrazione intende intraprendere e proseguire con tutte le realtà sociali, produttive, imprenditoriali che vivono e animano la città”.
“Detto tutto questo – osserva infine il sindaco – vorrei anche sottolineare che il valore di un contributo al rilancio di Roma non si misura con il criterio della residenza. Vogliamo aggiungere e mettere a sistema ulteriore talento alla già straordinaria ricchezza intellettuale e professionale della Capitale, che ha le potenzialità e l’ingegno per riaffermare il ruolo che le spetta nello scenario nazionale e internazionale. E deve farlo con curiosità e ambizione, facendo leva sulla sua capacità di proiezione nel mondo, sulla sua natura aperta e cosmopolita e senza chiudersi in logiche asfittiche e difensive, che non devono appartenere a una grande Capitale europea come Roma”, conclude Gualtieri