Moduli di contenimento delle presenze per evitare gli assembramenti (come nello scorso weekend a via del Corso, o sul lungomare di Ostia): lavora in questa direzione il Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica, dopo la circolare del ministro dell’Interno che sollecita tutte le prefetture d’Italia a trovare soluzioni per evitare nelle regioni a rischio epidemiologico “giallo”, le persone si riversino di nuovo in massa in strada, disattendendo le raccomandazioni contenute nell’ultimo Dpcm.
La riunione del Comitato romano, svolta in via telematica sotto il coordinamento del prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, ha visto la partecipazione tra gli altri della sindaca di Roma Virginia Raggi, dell’assessore alla Sanita’ del Lazio, Alessio D’Amato, del comandante della polizia locale di Roma Capitale, Stefano Napoli, oltre ai vertici delle forze dell’ordine capitoline.
La circolare del Viminale
“Nel recente fine settimana, in diverse località del Paese – scrive il Viminale – si sono registrate situazioni di particolare assembramento, in occasione delle quali è stata anche riscontrata una percentuale non irrilevante di inosservanza dell’obbligo di utilizzo delle mascherine”.
La convocazione “in via d’urgenza” dei Comitati provinciali ha dunque l’obiettivo di intervenire per fare in modo che il fenomeno “venga significativamente a diminuire” nei prossimi fine settimana, intervenendo su due fronti: da un lato aumentando i controlli e dall’altro concordando con i sindaci la chiusura di quelle strade e quelle piazze dove gli assembramenti potrebbero ripetersi. Chiusure che possono avvenire “attraverso un contingentamento degli accessi, secondo un principio di proporzionalità” o, appunto, attraverso un provvedimento dei sindaci di “chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro”, come previsto dal decreto legge del 16 maggio convertito nella legge 74 del 14 luglio 2020. L’esito delle riunioni dei Comitati, conclude la Circolare, dovranno essere comunicati al gabinetto del ministro e al Dipartimento della Pubblica Sicurezza.