Flash mob dei rappresentanti territoriali della Lega ai piedi di Palazzo Senatorio, al Campidoglio. La protesta contro “la decisione – viene detto dai leghisti – dell’asilo nido Chicco di Grano di Roma di non celebrare la festa della mamma e del papà, a seguito della richiesta arrivata da una coppia omosessuale. I nostri figli devono avere la possibilità di festeggiare, perché questa è la nostra tradizione”.
I manifestanti, con una benda sulla bocca, sono rimasti alcuni minuti in silenzio e hanno poi srotolato uno striscione che recitava “Non rimarremo in silenzio, giù le mani dai bambini” e hanno gridato “una mamma, un papà: questa è la vera libertà”.
“La Lega non rimarrà in silenzio – ha detto la deputata Barbara Saltamartini – A chi vuole abolire la festa della mamma e del papà noi diciamo no. La sindaca Raggi non può fare come Ponzio Pilato davanti al dictat di una minoranza che vuole abolire la festa della mamma e del papà. Inoltre il Comune di Roma ha registrato un bambino nato da una coppia omosessuale, la Lega dice no all’utero in affitto e alla pratica del genitore 1 e genitore 2″.
“Siamo qui a difendere la tradizionalità della famiglia”, hanno detto i manifestanti. Qualche giorno gli uffici del Campidoglio hanno accolto la richiesta di due papà che hanno avuto una bimba in Canada grazie alla “gestazione per altri”, iscrivendo la piccola all’anagrafe. Una caso simile era successo qualche giorno prima a Torino.
Ieri l’aula del Campidoglio ha approvato una mozione per tutelare le feste del papà e della mamma nelle scuole.