Maestra aggredita a Ostia: “Evitiamo il clamore”, bufera per le parole del presidente del X Municipio

Ieri durante una seduta del Consiglio comunale ha invitato maggioranza e opposizione a rispettare la volontà della scuola: Lega e Fd'I accusano l'esponente del Pd di minimizzare. Ma lo fa anche Daniele Piervincenzi, il giornalista aggredito da Roberto Spada

“Adesso perché questa violenza l’ha fatto una persona che si chiama Spada… ma vi posso raccontare di molte mamme che hanno fatto violenze ben più gravi sugli insegnanti da un punto di vista psicologico”. Cerca di buttare acqua sul fuoco il presidente del X Municipio, a dirlo è Mario Falconi del Pd, che ieri durante una seduta del Consiglio comunale ha invitato maggioranza e opposizione a rispettare la volontà della scuola che non vuole creare troppo clamore sulla vicenda dell’insegnante aggredita dalla moglie di un affiliato al clan Spada. Parole che non sono piaciute all’opposizione (ma non solo), che ha attaccato il mini sindaco, accusandolo di minimizzare la vicenda.

”Mi ha chiamato adesso la vicepreside riferendo che tra ieri e oggi ci sono stati continuamente giornalisti eccetera – ha spiegato Falconi durante il Consiglio – Mi ha detto: ‘Non vogliamo vedere giornalisti, non vogliamo vedere nessuno’, sono piuttosto spaventati. Le ho detto che sono d’accordo con lei, che il Consiglio voleva sospendere i lavori e venire ma lei ha detto ‘per carità’. Si sentono accerchiate e forse hanno anche paura. Ho detto che andrò da solo per capire la situazione. Se poi c’è un giornalista ce ne andiamo insieme. Poi riferirò al Consiglio come atto di solidarietà”. Per il mini sindaco sarebbe un errore interrompere il Consiglio comunale “perché la stanno strumentalizzando in molti questa situazione. Vi prego di riflettere, mi rivolgo sia a maggioranza che opposizione. Qualcuno ci vorrebbe utili idioti ma noi non lo siamo. Nel senso che lì il problema c’è, perché il nome è Spada, addirittura ho letto un articolo dove si citava la testata (il riferimento è alla testata data da Roberto Spada al giornalista Daniele Piervincenzi). Noi per l’ennesima volta veniamo dipinti come Caivano e non siamo Caivano. Quindi la prima cosa da dire, la criminalità organizzata c’è, la dobbiamo combattere, mi rivolgo a tutti, maggioranza e opposizione, evitando strumentalizzazioni di ogni genere, soprattutto adesso che siamo vicini alla campagna elettorale. Faccio appello alla vostra onestà intellettuale”. Ha poi concluso dicendo: “Molti si meravigliano del fatto che la maestra non sia voluta andare in pronto soccorso ma la sua scelta va rispettata, perché quell’insegnante può darsi che avesse paura”, e annunciato che si sarebbe recato, da solo, alla scuola: “Dirò che il Consiglio del X Municipio di Roma è a totale disposizione”.

Le reazioni

Diversi esponenti della Lega e di Fratelli d’Italia hanno attaccato Falconi. Anche il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha detto la sua. “Ho messo la faccia contro la criminalità organizzata e i clan, anche abbattendo delle loro proprietà utilizzando una ruspa davanti ai media. L’illegalità si combatte anche così, alla luce del sole, e le istituzioni hanno il dovere di dare l’esempio con coraggio e senza ambiguità. Per questo sono gravissime e indegne le parole di chi, dal Pd, suggerisce di minimizzare l’aggressione subita da una maestra. Chi vuole i toni bassi, come il presidente dem del Municipio X della Capitale, teorizza un vero e proprio bavaglio per i cittadini perbene: mi aspetto dimissioni immediate e parole inequivocabili da parte di Elly Schlein. Il Pd pensa che i clan si combattano con il silenzio?”.

A prendere parola sulla vicenda anche la giornalista Francesca Fagnani, di cui è appena uscito il libro Mala. Roma Criminale. “Ovunque, ma a maggior ragione nelle aree più fragili del paese, la scuola resta l’alternativa più concreta e democratica ad un destino scritto da altri. Pertanto si auspica che il lavoro fatto dagli insegnanti, soprattutto nei quartieri dove la criminalità esercita una pressione maggiore, sia difeso e sostenuto sempre e da tutti; difendere il loro ruolo del resto significa consentire a tutti i ragazzi di costruirsi un futuro da persone libere, a prescindere dal cognome che portano”.

Anche Daniele Piervincenzi, il giornalista che fu colpito con una testata da Roberto Spada, commenta all’Adnkronos l’intervento in Consiglio di Falconi. ”Conosco il presidente del X Municipio Falconi e ogni volta che torno a Ostia e ci incrociamo minimizza sempre. Dice che a Ostia si respira un’altra aria però poi le cronache quotidiane lo smentiscono regolarmente’. Sappiamo che a piazza Gasparri c’è una nuova piazza di spaccio h24, che è riconducibile sempre al clan Spada – aggiunge Piervincenzi – Poi leggiamo delle violenze davanti alla scuola Amendola. Tra le righe forse la notizia positiva è che alcuni bambini del clan Spada sono tornati a scuola, cosa che prima non accadeva. La situazione a Ostia è tutt’altro che rosea, è molto diversa rispetto a quella che dipinge il presidente del X Municipio”.

 

 

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