Mattarella: le parole non dette fanno il record

Parlano i numeri dei contagi, dei morti e la crisi dell’economia. Dobbiamo avere il coraggio di cambiare.

 

Quest’anno l’audience del tradizionale discorso del Presidente della Repubblica a reti televisive unificate è stata da record.

Sergio Mattarella ha parlato per poco meno di 15 minuti in piedi, con alle spalle le finestre del cortile del Quirinale. Quasi a voler dare l’esempio della necessità di un urgente cambiamento, dovunque e comunque, nel Paese.

E così ha scelto una sede e un portamento di totale rottura con la tradizione: niente scrivania, niente poltrone ne’ arazzi, niente tappeti preziosi ma una normale moquette blu. Ma solo un leggio essenziale sul quale spiccava, come sintesi, la mascherina, appena tolta, Una semplicità e una sobrietà che già da sole hanno riassunto il momento congiunturale. E con gli occhi più lucidi del solito ha stigmatizzato il tempo eccezionalmente difficile che stiamo vivendo.

Tutti in trincea per combattere il terribile virus e fronteggiare il blocco di molte attività economiche e la perdita di posti di lavoro.

E’ apparso persino troppo prudente quando ha affrontato, senza l’enfasi del passato, le prospettive future, legandole anche alle vaccinazioni e a una ritrovata determinazione che l’Italia deve imporsi per investire i fondi che ci ha destinato il recovery fund.

Al di là dell’unanime retorico plauso dei politici, il suo discorso è apparso volutamente lasciato ‘’a mezz’aria’’, come se contassero più le parole non dette che quelle pronunciate.

Nel dramma che vive il Paese, l’Europa e il mondo intero, cresce il bisogno di credere in qualcuno. E da noi, la classe dirigente, politica, imprenditoriale e finanziaria che sia, si dimostra quanto mai inadeguata.

Non ci resta che credere in un uomo, il Presidente Mattarella, che cerca almeno di non nascondere la gravità del momento, che si può superare – sottolinea – solo se il cambio di passo comincerà davvero con determinazione e coscienza del bene comune.

(foto Asca)

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