Mobilità: la sovrintendenza dice no alla trasformazione della Termini-Giardinetti in metro G

D'Amato: "Danno per i cittadini e gli operatori che ogni giorno si recano al Policlinico di Tor Vergata"

La sovrintendenza pone il veto sulla trasformazione del trenino Termini Giardinetti nella nuova linea gialla conosciuta con il nome Metro G a Roma. La notizia è contenuta in un articolo pubblicato su Il Messaggero Roma.

“La Sovrintendenza pone il veto sui nuovi capolinea. Di conseguenza i tempi si allungano a dismisura” si legge nell’articolo. Per il capolinea Termini ci sarebbero “problemi per il passaggio del tram nei pressi del Tempio di Minerva”.

Rilievi anche a Porta Maggiore dove “la sovrintendenza non vorrebbe far passare il tram sotto gli archi della Porta”. Problemi maggiori ci sarebbero per l’altro Capolinea, quello di Tor Vergata dove il problema “è costituito da un vero e proprio vincolo archeologico che ricade nella zona di Tor Vergata. Nella nuova tratta il tracciato va a cozzare, sostiene la Sovrintendenza, con la presenza di aree a forte vincolo archeologico per preesistenti ville romane”.

“I possibili veti della Soprintendenza sul capolinea di Tor Vergata rischiano di creare un danno per i cittadini e gli operatori che ogni giorno si recano al Policlinico di Tor Vergata, un presidio importante per quel quadrante della città anche in vista di grandi evento come il Giubileo e l’Expo. Peraltro, sull’ospedale sono previsti ulteriori investimenti per completare i livelli assistenziali di un Dea di secondo livello. Raggiungere quell’area su ferro è la strada maestra ed auspico che la Soprintendenza riveda la propria posizione. La post pandemia ha bisogno di scelte concrete e veloci”. Lo dichiara l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

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