I Mancini confusi della Banda della Magliana

Uno scambio di persona nella notizia della morte di Antonio Mancini ex Banda della Magliana

Il vivo Antonio Mancini (

Ieri era uscita la notizia della morte di Antonio Mancini ex capo della banda della Magliana, settantacinquenne pentito e collaboratore di giustizia. La notizia battuta da diverse testate e agenzie di stampa, tra cui non ultima l’ANSA, è girata per diverse ore. Fino a quando uno scrupoloso collega e blogger, Gianluca Zanella ha smentito il tutto verificando la notizia. In serata l’agenzia l’AdnKronos pubblica una chat privata di Antonio Mancini: “Dicono che sono morto a 85 anni Pertanto c’ho altri dieci anni assicurati “.

L’ANSA ha poi rettificato la notizia con il nome del vero deceduto: Luciano Mancini, di anni 88, detto “er principe”; un finanziatore della Banda, che faceva affari con loro per trarre ingenti profitti dalle attività parallele della storica organizzazione maalvitosa romana.

Infine il figlio del del deceduto Luciano ha dichiarato: “in queste ore nel dare conto della morte di mio padre, Luciano, c’è stato un errore di comunicazione, legato al fatto che il mio papà aveva lo stesso cognome del collaboratore di giustizia Antonio Mancini, anche lui componente della banda della Magliana, il quale invece è vivo”.

Non difficile fare confusione, ma , nel mondo del digitale dove spesso le notizie trovano rapida e incontrollata diffusione, sembra questo un esempio di come oggi sia ancora più imprtante la verifica delle fonti. Un tempo bastava una ribattuta e una rettifica per tenere circoscritto l’errore.

Se fate un esercizio curioso e cercate su google “morto Antonio Mancini” troverete decine di articoli scopiazzati con la notizia errata.

C’è da riflettere, anche perchè è stato scambiato un investitore di loschi interessi, con un feroce bandito, che fu ai vertici della banda negli anni 70.

 

 

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